Venerdì 11 novembre al Palalido di Milano l’assemblea nazionale dei delegati Fim, Fiom, Uilm. Più chiaro il quadro del confronto ai tavoli negoziali
Si svolge venerdì 11 novembre al Palalido di Milano l’assemblea nazionale dei delegati della Fim-Cisl, della Fiom-Cgil e della Uilm-Uil convocata dalle Segreterie nazionali dei sindacati metalmeccanici per valutare il negoziato in corso per il rinnovo del contratto e decidere ulteriori iniziative di lotta a sostegno della vertenza. Vi parteciperanno oltre 5.000 lavoratori e dirigenti sindacali provenienti da tutta Italia.
L’assemblea, che sarà introdotta da Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, e conclusa da Giorgio Caprioli, segretario generale della Fim, con l’intervento, nel corso dei lavori, del segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi, e di 9 delegati delle tre organizzazioni sindacali, sarà chiamata, in particolare, a pronunciarsi sulla proposta di mobilitazione avanzata dalle Segreterie: 8 ore di sciopero il 2 dicembre con manifestazione nazionale a Roma. L’iniziativa è finalizzata a imprimere una forte spinta al negoziato e ad accelerare una rapida e positiva conclusione, auspicabilmente entro la fine dell’anno. Sono confermati, intanto, anche gli scioperi degli straordinari e delle flessibilità, in atto dalla scadenza della moratoria sugli scioperi lo scorso 15 maggio.
Gli ultimi due incontri tra Fim, Fiom, Uilm e la Federmeccanica, che si sono svolti a Roma in sessione ristretta il 26 ottobre e il 7 novembre, hanno già impresso una prima, sia pur timida, svolta al negoziato, dando piena visibilità a tutte le materie su cui verte il confronto tra le parti, sia al tavolo per il rinnovo salariale che al tavolo parallelo sul mercato del lavoro.
In sintesi.
Sul salario, le disponibilità di Federmeccanica sono riassumibili in tre parti:
a) entro i limiti definiti dal Protocollo di luglio è stata affermata la disponibilità ad adottare l’indice Istat più favorevole e la nuova inflazione programmata del 2006, con un conseguente aumento di 0,6% (da 60 a 70 euro) e fatta capire un’ulteriore disponibilità a considerare per il 2005 l’inflazione reale (che porterebbe la cifra tra i 75 e gli 80 euro);
b) un’ulteriore crescita è disponibile (ma non quantificata) a fronte di soluzioni sul tavolo del mercato del lavoro che migliorino la competitività delle aziende;
c) sulla richiesta dei 25 euro, il rifiuto iniziale si è trasformato in una disponibilità ad affrontare il problema di quei lavoratori che dispongono solo del salario contrattuale nazionale (che significa escludere dall’aumento non solo chi ha fatto contrattazione aziendale dal 1993 in poi, ma anche chi beneficia di superminimi individuali).
Sul mercato del lavoro:
a) apprendistato. Il confronto continua, in particolare sulla durata (che per i sindacati non può superare i 60 mesi e deve essere significativamente abbattuta in base al titolo di studio dell’apprendista e al livello professionale di uscita), la quantità e qualità della formazione;
b) part-time. La nostra proposta sulle clausole elastiche e flessibili non ha finora incontrato obbiezioni;
c) contratti atipici (tempo determinato, somministrazione di lavoro a tempo determinato). Sulle nostre richieste (informazioni, percorsi di conferma, tetto percentuale) c’è disponibilità al confronto, con maggiori difficoltà sulla percentuale;
d) flessibilità. Federmeccanica fa tre proposte: straordinario volontario il sabato, monetizzazione di 2-3 Par (Permessi annui retribuiti), esigibilità effettiva e generalizzata dell’orario plurisettimanle (le 64 ore “flessibili” previste nel Ccnl).
“Il quadro del confronto è perciò chiaro – afferma Caprioli. Per fare il contratto entro Natale è necessaria, oltre a una buona riuscita delle lotte, una discussione seria e franca prima nei gruppi dirigenti di Fim, Fiom e Uilm e poi con i lavoratori”.
La trattativa con Federmeccanica riprenderà in sessione plenaria il 21 novembre. Sempre per il rinnovo del contratto nazionale, il 14 novembre si svolgerà un nuovo incontro con le imprese orafe e argentiere il 22 novembre con le Cooperative. Non si sono date invece le condizioni per fissare un’ulteriore data con Unionmeccanica-Confapi.
Ufficio Stampa Fim-Cisl
Roma, 9 novembre 2005
FIM CISL
Il sindacato che contratta.
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