RSU Svimservice - Gruppo EXPRIVIA

Benvenuti nel blog allestito dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie della Svimservice S.p.A. Nel contesto delle attività sindacali, esso rappresenta una vera e propria bacheca virtuale quale finestra per le notizie dell'ultima ora, raccolta di link verso documenti di ordinaria utilità, comunicati sindacali o quant’altro.

24 novembre 2005

2 Dicembre 2005 - SCIOPERO GENERALE DI TUTTI I METALMECCANICI - MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

Il contratto dei metalmeccanici è scaduto ormai da quasi un anno.

Le buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori sono sempre più leggere e tutti i dati statistici e l’esperienza concreta di ognuno dicono che non si arriva più a fine mese.

Eppure, Federmeccanica, Unionmeccanica Confapi e Cooperative sono ferme al recupero dell’inflazione, disponibili al massimo a misurarla in modo un po’ più reale.

Tracciano un perimetro che nella migliore delle ipotesi supera di poco i 70 euro.

Questo non è rispettoso delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici!

Questo non è accettabile!

VOGLIAMO QUELLO CHE CI SPETTA!

I metalmeccanici chiedono 105 euro a titolo di recupero e salvaguardia del potere di acquisto delle retribuzioni più 25 euro uguale per tutti i lavoratori e le lavoratrici quale elemento distinto assorbibile nella contrattazione di secondo livello del futuro quadriennio.

Fim – Fiom e Uilm vogliono anche una regolamentazione del mercato del lavoro per ridurre la precarietà e rendere più stabili i rapporti di lavoro.

Le controparti chiedono flessibilità unilaterale degli orari e continuano a considerare il costo del lavoro unica leva di competitività per un sistema industriale incapace di innovare.

Per questo i metalmeccanici scioperano

- Per il contratto nazionale.
- Per il diritto a contrattare le condizioni di lavoro.
- Per un salario giusto.
- Per il giusto rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori.
- Contro un modello industriale che ha portato crisi, precarietà e disoccupazione.

VOGLIAMO SUBITO IL RINNOVO DEL NOSTRO CONTRATTO PERCHE’ E’ UN DIRITTO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI !

PARTECIPATE TUTTE E TUTTI ALLA MANIFESTAZIONE DI ROMA E SOSTENETELA CON LA SOTTOSCRIZIONE.

23 novembre 2005

Rinnovo Ccnl. Confronto serrato dopo lo sciopero del 2 dicembre

Per il rinnovo del contratto, Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica manifestano la comune volontà di concludere entro l’anno. Chiaro ma difficile il merito del negoziato. Verso un’intensificazione del confronto dopo lo sciopero generale del 2 dicembre

Dopo i due incontri a delegazioni ristrette svoltisi il 26 ottobre e il 7 novembre, è ripresa oggi in sessione plenaria, a Roma presso la sede della Confindustria, la trattativa tra Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica per il rinnovo del contratto nazionale 2005-2006.
L’incontro è stato dedicato ad una ricognizione dei temi acquisiti ai due tavoli negoziali (salario e Mercato del lavoro) e delle posizioni emerse nell’ultima fase del confronto, che ha fatto registrare qualche passo avanti rispetto al blocco dei mesi precedenti.
Il direttore generale della Federmeccanica, Roberto Santarelli, ha aperto i lavori illustrando la fase d’incertezza in cui versa l’industria del settore: a fronte di una congiuntura che presenta alcuni dati leggermente positivi, i risultati tendenziali restano di segno fortemente negativo. Ha comunque confermato la volontà delle imprese di fare l’accordo con i sindacati, auspicabilmente entro l’orizzonte convenuto di fine anno. Ha poi così riepilogato le loro posizioni: interesse a disciplinare contrattualmente l’apprendistato professionalizzante, anche per definire un modello omogeneizzante tra le diverse regioni; disponibilità a definire casistiche e limiti percentuali per i contratti a termine, ma solo in presenza di risultati certi, per le imprese, in termini di flessibilità. Sul salario, Federmeccanica ha ribadito le aperture fatte negli incontri precedenti riguardo alla prima cifra (aumento sui minimi), che, secondo calcoli del sindacato, porterebbe l’offerta delle imprese a circa 75 euro; sulla seconda cifra (25 euro), solo dietro esplicita richiesta dei sindacati ha confermato una disponibilità a discuterne, ma soltanto per i lavoratori che dispongono unicamente del salario da contratto nazionale.
Nei loro interventi, i segretari generali della Fim, Giorgio Caprioli, della Fiom, Gianni Rinaldini, e della Uilm, Antonino Regazzi, hanno sottolineato, in particolare, il ruolo centrale della formazione (qualità, quantità, certificazione) nei contratti di apprendistato e, più in generale, lo stretto legame tra tutti i temi oggetto di confronto al tavolo sul Mercato del lavoro: apprendistato, appunto, ma anche contratti a termine, part-time e flessibilità di orario. Hanno messo in evidenza le distanze che rendono ancora lontano un eventuale accordo, sia sulle parti normative che sul salario. Hanno comunque affermato la necessità di definire un percorso che metta alla prova la reciproca volontà delle parti di fare il contratto entro la fine dell’anno, dando piena disponibilità ad un confronto negoziale serrato dopo lo sciopero generale del 2 dicembre.
In concomitanza con lo sciopero, che sarà di 8 ore per tutti i lavoratori metalmeccanici di ogni tipologia d’impresa, si svolgerà a Roma la manifestazione nazionale, per la quale sono attesi oltre 100.000 tra lavoratrici e lavoratori. I cortei confluiranno in Piazza San Giovanni, dove si terranno i comizi. Sono previsti gli interventi di Giorgio Caprioli, Antonino Regazzi e tre delegati metalmeccanici. Concluderà il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani.
Sono intanto confermati per tutte le aziende del settore gli scioperi degli straordinari e delle flessibilità.
I prossimi appuntamenti negoziali con la Federmeccanica sono fissati per il 23 novembre (Mercato del lavoro) e 6 dicembre (negoziato generale).


Ufficio Stampa FimCisl
Roma, 21 novembre 2005

FIM CISL
Il Sindacato che Contratta
Iscriviti

Le RSU Svimservice distribuiscono i Ticket! - Sciopero Generale dei Metalmeccanici con Manifestazione - 2 Dicembre 2005

Le Segreterie di FIM, FIOM e UILM, a fronte delle imminenti scadenze di lotta per il Contratto e contro la Legge Finanziaria, impegnano tutti i lavoratori nella partecipazione allo Sciopero Generale Nazionale dei Metalmeccanici di 8 ore.

Gli industriali vogliono scaricare sui Metalmeccanici le divisioni emerse al loro interno bloccando ancora la trattativa sul Contratto e chiedendo contropartite (orari e flessibilità) che FIM, FIOM e UILM hanno giudicato inaccettabili.

Lo Sciopero Nazionale dei Metalmeccanici e la Manifestazione Nazionale devono dare una spallata decisiva per la Conquista del Contratto dopo 11 mesi di vertenza.

A tutti i lavoratori e alle lavoratrici rivolgiamo l’appello a partecipare alla Manifestazione che si prevede già come una delle più grandi della storia del Metalmeccanici.

Va data alle RSU l’adesione per i pullman e la sottoscrizione per sostenere questo impegno straordinario ed eccezionale.


Tutti gli interessati a ricevere i Ticket possono prenotarli e ritirarli dalle RSU Svimservice con il versamento di 2 €uro.

RSU Svimservuce

Sciopero Generale con Manifestazione25 Novembre 2005

Le Segreterie di FIM, FIOM e UILM, a fronte delle imminenti scadenze di lotta per il Contratto e contro la Legge Finanziaria, impegnano tutti i lavoratori nella partecipazione allo Sciopero Generale Nazionale di 4 ore.

La manovra economica del Governo è profondamente sbagliata, demagogica e populistica illudendo le fasce più deboli della popolazione.

Taglia i finanziamenti alle Regioni, alle Province, ai Comuni, costringendoli a ridurre i servizi fondamentali a sostegno delle famiglie, dell’infanzia, della scuola pubblica, degli anziani, del trasporto pubblico locale.

Non risolve nessun problema del paese, aggrava la situazione del Mezzogiorno e delle crisi industriali.

Questa Finanziaria va cambiata con la lotta, la mobilitazione e la partecipazione alla

Manifestazione che si terrà a Bari

Le 4 ore di sciopero sono così articolate:

1° turno, giornalieri e impegati dalle ore 9,00 alle 13,00 per consentire la partecipazione alla manifestazione

2° e 3° turno: ultime 4 ore.

L’appuntamento per tutti i Metalmeccanici di Bari e Provincia è fissato a Piazza Garibaldi alle ore 9,30, da dove inizierà il Corteo di FIM, FIOM e UILM che andrà ad unirsi a quello delle altre Federazioni Sindacali che partirà da Piazza Massari e, dopo essersi snodato nel quartiere murattiano, si concluderà a Piazza Prefettura.

Le 4 ore di sciopero rientrano nel pacchetto di 6 ore di sciopero indetto da FIM, FIOM e UILM per il mese di Novembre a sostegno della Vertenza per il Rinnovo del Biennio Economico del CCNL.

RSU Svimservice

16 novembre 2005

PREVIDENZA COMPLEMENTARE: INFORMAZIONI CHIARE ALLA BASE DI SCELTE LIBERE E CONVENIENTI

I Fondi pensione negoziali sono una risposta contrattuale ai bisogni previdenziali dei lavoratori e rappresentano un efficace strumento di tutela.
I Fondi negoziali sono associazioni senza fine di lucro, gestiti con il solo obiettivo di valorizzare ai fini previdenziali il risparmio dei lavoratori associati a differenza di un'assicurazione o di una banca.
Tale risparmio si compone della contribuzione corrente del lavoratore, della contribuzione in conto Tfr e della contribuzione del datore di lavoro. Quest'ultima, è una conquista contrattuale frutto dell'iniziativa delle organizzazioni sindacali.
I lavoratori iscritti a un Fondo negoziale sono soci, non semplici clienti, e hanno diversi strumenti a loro disposizione per controllarne il funzionamento e i risultati.

Il Governo, invece di dar vita a una legge coerente con l'obiettivo di favorire le adesioni ai Fondi pensione, rendendo più vantaggioso il risparmio previdenziale, continua con la politica dei rinvii per consentire alle assicurazioni di entrare di forza in questo mercato.

In nome della libera concorrenza, si tenta di riconoscere parità di diritti a strumenti tra loro profondamente differenti minando l'autonomia contrattuale delle parti sociali.


I sindacati non sono contrari alla libertà di mercato, ma respingono l'idea di equiparare prodotti diversi (fondi aperti e polizze previdenziali) che non offrono le stesse garanzie di trasparenza, di controllo sociale, di gestione e, soprattutto, di costo dei Fondi negoziali.
La Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip, organismo del ministero del Lavoro dedicato alla vigilanza sui Fondi pensione) ha dichiarato che oggi i costi medi annui dei Fondi negoziali sono i più bassi: si aggirano intorno allo 0,40%, mentre quelli dei Fondi aperti sono all'1,5% e le polizze assicurative arrivano a costare anche l'8%.
Costi maggiori portano ad un risparmio ridimensionato in partenza e a minori coperture previdenziali in futuro.
Gli investimenti dei Fondi negoziali sono ispirati a prudenza, non a speculazione, essendo finalizzati a integrare la pensione. Inoltre il lavoratore iscritto al Fondo può scegliere tra diverse soluzioni d'investimento. Nel caso del Fondo Cometa le opzioni alternative sono quattro, tra le quali una offre un rendimento garantito.
I rendimenti dei Fondi negoziali mirano a rivalutare i risparmi e a superare il rendimento del Tfr in azienda. A consuntivo dei primi anni di vita i Fondi negoziali hanno raggiunto questo risultato.
Nei primi 9 mesi del 2005, a fronte di un rendimento netto del Tfr del 2,1%, i quattro profili d'investimento di Cometa hanno registrato rispettivamente: 1)"monetario plus" 2,50%; 2) "sicurezza" 2,80%; 3) "reddito" 5,40%; 4) "crescita" 8,0%. Nel 2004 il rendimento netto di Cometa è stato del 4,0% a fronte di quello del Tfr del 2,5%.
Per un giovane rinviare l'iscrizione al Fondo pensione negoziale significa subire un danno irrecuperabile; infatti, le somme accantonate aumentano solo attraverso regolari versamenti mensili. Chi non si iscrive si troverà, al momento della pensione, con un trattamento pensionistico insufficiente.
La previdenza integrativa è volontaria e fa parte dei diritti sanciti dal contratto nazionale di lavoro.

DIFENDERE L'AUTONOMIA CONTRATTUALE DEL SINDACATO È FONDAMENTALE.

TUTELARE I PROPRI DIRITTI PREVIDENZIALI ADERENDO AI FONDI PENSIONE NEGOZIALI È GIUSTO, È NECESSARIO E CONVIENE!



FIM-FIOM-UIM Nazionali
Milano, 11 novembre 2005

11 novembre 2005

METALMECCANICI: Caprioli (Fim Cisl) "Il contratto va firmato entro la fine dell'anno".

Nel frattempo Fim Fiom Uil proclamano uno sciopero per il 2 dicembre

''Il contratto di lavoro lo dobbiamo fare e lo possiamo fare entro la fine dell'anno e soprattutto lo faremo uniti''. Così il segretario nazionale della Fim-Cisl Giorgio Caprioli ha concluso l'assemblea nazionale unitaria dei delegati di Fim, Fiom e Uilm che si e' tenuta oggi al Palalido di Milano. Caprioli ha anche ricordato che ''nella nostra storia non e' mai accaduto che dopo una manifestazione nazionale non si firmasse il contratto''. Ha dunque "invitato" tutti e 5.000 i delegati presenti ''ad essere in tanti a Roma, qui siete cinquemila, quindi ognuno di voi ne deve portare altri venti per fare centomila in piazza San Giovanni''. E, riferendosi alle difficoltà ''tra le segreterie delle tre organizzazioni sindacali", ha proseguito dicendo che ''non dobbiamo avere paura di confrontarci e serve uno sforzo per preparare la discussione che ci sara' dopo tre appuntamenti fondamentali, il 25 novembre per lo sciopero generale contro la Finanziaria, il 2 dicembre (nel corso dell'assemblea Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm hanno infatti annunciato uno sciopero generale nazionale di 8 ore per la categoria il 2 dicembre a sostegno dei negoziati sul rinnovo dei contratti, scaduti il 31 dicembre 2004. L'iniziativa sara' accompagnata da una manifestazione che si terra' a Roma nella stessa giornata ) che fara' scattare un orologio come sempre ha fatto nella nostra storia e il 31 dicembre entro cui noi dobbiamo fare ogni sforzo possibile perche' il contratto arrivi entro quella data, i lavoratori ce lo chiedono, i lavoratori ne hanno il diritto''. ''Per proseguire con la trattativa occorre speranza, perche' bisogna crederci senza ascoltare le bugie e i piagnistei della nostra controparte; responsabilita', perche' dobbiamo fare proposte al tavolo in coerenza con la nostra piattaforma ma anche in coerenza con l' obiettivo di un risultato e tenacia''. Un passaggio anche sulle proposte di Federmeccanica, giudicate inadeguate: ''il recinto del 23 luglio (l' accordo del 1993 che sanci' la concertazione, ndr) che ci hanno proposto butterebbe a 75 euro, ma e' troppo stretto e va superato. Inoltre non rinunciamo alla seconda parte della nostra richiesta, i 25 euro, che sono una cifra piccola ma di grande significato politico perche' interessa chi e' piu' debole fra di noi, i lavoratori di quelle aziende che dal '93 hanno soltanto il contratto nazionale senza contrattazione integrativa''

Il Delegato FIM CISL Svimservice

Bari, 11 novembre 2005


FIM CISL
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RINNOVO CCNL

Metalmeccanici: il 2 dicembre sciopero generale e manifestazione a Roma

Sciopero generale di 8 ore della categoria con manifestazione nazionale a Roma venerdì 2 dicembre a sostegno del rinnovo del Contratto nazionale.
Lo ha deciso l'assemblea nazionale dei delegati Fim, Fiom, Uilm riunita oggi al Palalido di Milano, alla quale hanno partecipato oltre 5.000 lavoratori e dirigenti sindacali metalmeccanici provenienti da tutta Italia.
E' stata anche assunta la decisione di effettuare entro novembre altre due ore di sciopero per assemblee convocate nei luoghi di lavoro in preparazione della giornata del 2 dicembre. Con le decisioni odierne, ammonteranno a 42 le ore di sciopero effettuate per questo rinnovo contrattuale da quando, a metà maggio, è scaduta la moratoria prevista dal Protocollo del 23 luglio.
"Siamo di nuovo tutti assieme per decidere le iniziative di lotta e conquistare il Contratto", ha detto Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, aprendo i lavori dell'assemblea e ricordando che l'ultimo attivo unitario dei delegati Fim, Fiom, Uilm per un rinnovo contrattuale si era svolto a Bologna nel 1999. "Vogliamo farlo entro l'anno - ha proseguito - anche se non siamo ancora arrivati alla stretta decisiva del negoziato. Dobbiamo quindi estendere e rafforzare le forme di lotta per modificare le posizioni della Federmeccanica e delle altre controparti".
Dopo aver sottolineato l'importanza dello sciopero degli straordinari e delle flessibilità in atto nelle aziende metalmeccaniche e confermato dall'assemblea di oggi, Giorgio Caprioli, segretario generale della Fim, ha detto : "Sappiamo quanta fatica costano 40 ore di sciopero, ma dobbiamo tenere duro. Siamo qui in 5.000. Ognuno di noi deve portarne altri 20 per fare una grande manifestazione a Roma con 100.000 metalmeccanici a San Giovanni. Il 2 dicembre - ha concluso - fa scattare l'orologio che deve portare al Contratto. Lo vogliamo fare, lo vogliamo fare entro fine anno, lo faremo uniti".
"Siamo convinti - ha affermato nel suo intervento Antonino Regazzi, segretario generale della Uilm - che la competitività del Paese passa attraverso un buon contratto dei lavoratori metalmeccanici. Troveremo soluzioni giuste e intelligenti che rispondano alle esigenze produttive e tutelino anche quelle dei lavoratori: questa è la sfida."
Nei loro interventi, i tre segretari generali hanno fortemente sottolineato il valore dell'unità dei sindacati metalmeccanici.
Nel corso dell'assemblea hanno preso la parola anche dieci tra delegati e delegate di altrettante aziende (Fiat Mirafiori e Embraco, Torino; Siemens, Milano; Dalmine, Bergamo; Iar, Vicenza; De Longhi, Treviso; Severstal, Piombino; G.E., Ancona; Fiat Pomigliano, Napoli; Ilva, Taranto).
Un messaggio all'assemblea è stato inviato dai lavoratori della Belleli. Sono stati, infine, espressi messaggi di solidarietà ai lavoratori del gruppo Finmek, in lotta per difendere il futuro dell'azienda, e ai lavoratori australiani i cui diritti sono sottoposti a un'offensiva del loro Governo.

Uffici Stampa
Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil


Milano, Palalido 11 Novembre 2005

Il testo della comunicazione delle modalità dello sciopero generale del 25 Novembre 2005

Il 13 ottobre 2005, CGIL, CISL, UIL hanno proclamato per il 25 novembre 2005, uno sciopero generale per tutti i lavoratori pubblici e privati contro la manovra economica del Governo e a sostegno delle proposte di sviluppo, di equità sociale e politica dei redditi di CGIL, CISL, UIL.

Le modalità di collocazione oraria e di articolazione territoriale e settoriale sono le seguenti:

- nei territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria e delle Province di Udine, Frosinone, Latina, Viterbo, Perugia, Lecce, Caltanissetta, Sassari, lo sciopero avrà la durata di 8 ore, o per l’intera giornata;

- negli altri territori le strutture definiranno entro venerdì 11 novembre, la collocazione oraria delle 4 ore in relazione alle scelte di svolgimento delle manifestazioni;

- i lavoratori di Poste Italiane SpA, delle aziende del gruppo poste e del settore degli appalti e dei recapiti postali, sciopereranno per l’intera giornata o turno di lavoro;

- i lavoratori dei settori della ristorazione collettiva, della distribuzione del farmaco, delle farmacie private e speciali, delle imprese di pulizia servizi integrati/multiservizi sciopereranno per l’intera giornata o turno di lavoro;

- i lavoratori del credito sciopereranno per l’intera mattinata di lavoro o per 4 ore per turno di lavoro;

- i lavoratori del settore dell’igiene urbana, pubblico e privato, sciopereranno per l’intera giornata o turno di lavoro;

- i lavoratori del Pubblico Impiego, delle Regioni, delle Autonomie locali, della sanità pubblica e privata, della scuola, dell’università, dell’alta formazione artistica e musicale, sciopereranno, nel rispetto dei servizi minimi indispensabili, per l’intera giornata o turno di lavoro;

- i lavoratori di tutti gli altri settori od attività regolamentati dalle leggi 146/90 e 83/2000 sciopereranno per 4 ore con modalità che saranno comunicate dalle rispettive categorie a livello nazionale o territoriale.

Le Segreterie nazionali CGIL CISL UIL impegnano le strutture nazionali e territoriali delle loro categorie, per le quali la proclamazione degli scioperi è regolata dalla Legge 146/90, dalla Legge 83/2000 e dalla Deliberazione 03/134 della Commissione di Garanzia, ad attivare le procedure di adesione previste dalle normative al fine di consentire la massima estensione della partecipazione allo sciopero.

Cgil, Mauro Guzzonato
Cisl, Sergio Betti
Uil, Carmelo Barbagallo


Roma, 10 novembre 2005

Il testo della comunicazione della proclamazione dello sciopero generale per il 25 Novembre 2005

Si comunica che CGIL CISL UIL hanno proclamato per il giorno 25 novembre 2005 uno sciopero generale di 4 ore per tutti i lavoratori pubblici e privati contro la manovra economica del Governo ed a sostegno delle proposte di sviluppo, di equità sociale e politica dei redditi di CGIL CISL UIL.

Tale comunicazione si intende anche ai fini dell’applicazione delle leggi 146/1990 e 83/2000 nei settori dei servizi essenziali.

Le modalità di collocazione oraria e di articolazione territoriale e settoriale saranno decise successivamente.

Le Segreterie nazionali CGIL CISL UIL impegneranno le strutture nazionali delle loro categorie, per le quali la proclamazione degli scioperi è regolata dalla legge 146/90, dalla legge 83/2000 e dalla deliberazione 03/134 della Commissione di Garanzia, ad attivare le procedure di adesione previste dalle normative al fine di consentire la massima estensione della partecipazione allo sciopero.

Cgil, Mauro Guzzonato
Cisl, Sergio Betti
Uil, Carmelo Barbagallo


Roma, 13 ottobre 2005

RINNOVO CCNL

Venerdì 11 novembre al Palalido di Milano l’assemblea nazionale dei delegati Fim, Fiom, Uilm. Più chiaro il quadro del confronto ai tavoli negoziali

Si svolge venerdì 11 novembre al Palalido di Milano l’assemblea nazionale dei delegati della Fim-Cisl, della Fiom-Cgil e della Uilm-Uil convocata dalle Segreterie nazionali dei sindacati metalmeccanici per valutare il negoziato in corso per il rinnovo del contratto e decidere ulteriori iniziative di lotta a sostegno della vertenza. Vi parteciperanno oltre 5.000 lavoratori e dirigenti sindacali provenienti da tutta Italia.
L’assemblea, che sarà introdotta da Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, e conclusa da Giorgio Caprioli, segretario generale della Fim, con l’intervento, nel corso dei lavori, del segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi, e di 9 delegati delle tre organizzazioni sindacali, sarà chiamata, in particolare, a pronunciarsi sulla proposta di mobilitazione avanzata dalle Segreterie: 8 ore di sciopero il 2 dicembre con manifestazione nazionale a Roma. L’iniziativa è finalizzata a imprimere una forte spinta al negoziato e ad accelerare una rapida e positiva conclusione, auspicabilmente entro la fine dell’anno. Sono confermati, intanto, anche gli scioperi degli straordinari e delle flessibilità, in atto dalla scadenza della moratoria sugli scioperi lo scorso 15 maggio.
Gli ultimi due incontri tra Fim, Fiom, Uilm e la Federmeccanica, che si sono svolti a Roma in sessione ristretta il 26 ottobre e il 7 novembre, hanno già impresso una prima, sia pur timida, svolta al negoziato, dando piena visibilità a tutte le materie su cui verte il confronto tra le parti, sia al tavolo per il rinnovo salariale che al tavolo parallelo sul mercato del lavoro.
In sintesi.
Sul salario, le disponibilità di Federmeccanica sono riassumibili in tre parti:
a) entro i limiti definiti dal Protocollo di luglio è stata affermata la disponibilità ad adottare l’indice Istat più favorevole e la nuova inflazione programmata del 2006, con un conseguente aumento di 0,6% (da 60 a 70 euro) e fatta capire un’ulteriore disponibilità a considerare per il 2005 l’inflazione reale (che porterebbe la cifra tra i 75 e gli 80 euro);
b) un’ulteriore crescita è disponibile (ma non quantificata) a fronte di soluzioni sul tavolo del mercato del lavoro che migliorino la competitività delle aziende;
c) sulla richiesta dei 25 euro, il rifiuto iniziale si è trasformato in una disponibilità ad affrontare il problema di quei lavoratori che dispongono solo del salario contrattuale nazionale (che significa escludere dall’aumento non solo chi ha fatto contrattazione aziendale dal 1993 in poi, ma anche chi beneficia di superminimi individuali).
Sul mercato del lavoro:
a) apprendistato. Il confronto continua, in particolare sulla durata (che per i sindacati non può superare i 60 mesi e deve essere significativamente abbattuta in base al titolo di studio dell’apprendista e al livello professionale di uscita), la quantità e qualità della formazione;
b) part-time. La nostra proposta sulle clausole elastiche e flessibili non ha finora incontrato obbiezioni;
c) contratti atipici (tempo determinato, somministrazione di lavoro a tempo determinato). Sulle nostre richieste (informazioni, percorsi di conferma, tetto percentuale) c’è disponibilità al confronto, con maggiori difficoltà sulla percentuale;
d) flessibilità. Federmeccanica fa tre proposte: straordinario volontario il sabato, monetizzazione di 2-3 Par (Permessi annui retribuiti), esigibilità effettiva e generalizzata dell’orario plurisettimanle (le 64 ore “flessibili” previste nel Ccnl).
“Il quadro del confronto è perciò chiaro – afferma Caprioli. Per fare il contratto entro Natale è necessaria, oltre a una buona riuscita delle lotte, una discussione seria e franca prima nei gruppi dirigenti di Fim, Fiom e Uilm e poi con i lavoratori”.
La trattativa con Federmeccanica riprenderà in sessione plenaria il 21 novembre. Sempre per il rinnovo del contratto nazionale, il 14 novembre si svolgerà un nuovo incontro con le imprese orafe e argentiere il 22 novembre con le Cooperative. Non si sono date invece le condizioni per fissare un’ulteriore data con Unionmeccanica-Confapi.


Ufficio Stampa Fim-Cisl

Roma, 9 novembre 2005



FIM CISL
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