Rinnovo Ccnl. Sul tavolo tutti i temi del negoziato
Si è svolto il 26 ottobre a Roma, presso la sede della Federmeccanica, il primo incontro in sessione ristretta tra Fim, Fiom, Uilm e l’Associazione delle imprese private per il rinnovo del contratto nazionale.
Il confronto – l’8° da quando si è aperto il negoziato lo scorso 24 febbraio – è stato introdotto dal Direttore generale della Federmeccanica, Roberto Santarelli, ricordando che il negoziato, al palo fino al 4 ottobre, a partire da quell’incontro si è mosso: le materie del mercato del lavoro sono sul tavolo, le imprese hanno esposto le loro richieste in tema di flessibilità di orario e, in quell’occasione, hanno illustrato primi passi verso una soluzione salariale (vedi InformaContratto n. 22 e 23). C’è qualche ulteriore spazio di crescita entro il “perimetro” del 23 luglio. E’ possibile anche un superamento di tale perimetro a fronte di contropartite sul tavolo del mercato del lavoro e delle flessibilità.
Su richiesta dei sindacati, le cui delegazioni ristrette erano guidate dai Segretari generali Giorgio Caprioli (Fim-Cisl), Gianni Rinaldini (Fiom-Cgil) e Antonino Regazzi (Uilm-Uil), Santarelli ha ricapitolato più in dettaglio i temi del negoziato e, in particolare, le richieste delle imprese in tema di flessibilità: maggiori possibilità nell’utilizzo dei sabati straordinari attraverso la volontarietà ed esigibilità più certa degli orari plurisettimanali; monetizzazione di una parte dei 7 permessi annui di 8 ore ciascuno previsti dal contratto nazionale in forma di riposi collettivi.
Nel suo intervento, Caprioli ha apprezzato i possibili spazi di crescita che le imprese vedono per migliorare la loro offerta salariale, chiedendo più precisi passi avanti rispetto al rifiuto finora opposto dalla Federmeccanica alla seconda cifra (25 euro) rivendicata dai sindacati a titolo di mancata contrattazione aziendale; ha approfondito alcuni aspetti delle proposte fatte dai sindacati in materia di regolazione contrattuale dell’apprendistato e di alcune tipologie di contratti atipici (tempo determinato, somministrazione di lavoro a tempo determinato), per migliorare le tutele dei lavoratori. Sull’apprendistato – ha ricordato Caprioli – vanno definite le modalità della formazione, gli impegni alla conferma di una quota significativa degli apprendisti, la durata in relazione agli sbocchi professionali dei lavoratori e al loro titolo di studio. Sui contratti cosiddetti “atipici” il sindacato chiede un tetto nella loro applicazione sul totale degli occupati nell’unità produttiva e procedure per la conferma a tempo indeterminato di questi lavoratori. Sulle richieste in materia di flessibilità Fim, Fiom e Uilm hanno manifestato disponibilità sul tema dell’orario plurisettimanale, poco apprezzate dalla Federmeccanica.
Il confronto si è concluso fissando un nuovo incontro di trattativa, sempre in sessione, ristretta, per l’8 novembre. Il 7 novembre si riunisce intanto, per ulteriori approfondimenti sul tema, il tavolo tecnico sull’apprendistato.
“Sull’incontro di oggi esprimo un giudizio positivo dal punto di vista metodologico – dichiara Caprioli – perché abbiamo individuato tutti i nodi da affrontare, sia sul salario che in materia di mercato del lavoro. Riguardo ai temi della trattativa ora l’agenda è piena e precisa. Ma nel merito – conclude – il negoziato è estremamente complicato”.
Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato oggi ulteriori 6 ore di sciopero a sostegno del rinnovo del contratto.
E’ confermata per l’11 novembre l’Assemblea nazionale dei delegati, che si svolgerà a Milano al Palalido per valutare lo stato del negoziato ed eventuali, nuove iniziative di lotta.
Ufficio Stampa Fim-Cisl
Roma, 26 ottobre 2005
FIM-CISL
Il Sindacato che Contratta
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