RSU Svimservice - Gruppo EXPRIVIA

Benvenuti nel blog allestito dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie della Svimservice S.p.A. Nel contesto delle attività sindacali, esso rappresenta una vera e propria bacheca virtuale quale finestra per le notizie dell'ultima ora, raccolta di link verso documenti di ordinaria utilità, comunicati sindacali o quant’altro.

20 gennaio 2006

METALMECCANICI: Pezzotta, "Grande soddisfazione, complimenti a lavoratori e categoria"

“Finalmente!” così Savino Pezzotta, Segretario Generale della CISL, commenta la firma del contratto dei metalmeccanici. “Grande soddisfazione – dice Pezzotta - per un buon accordo, un accordo importante raggiunto grazie alla determinazione dei lavoratori metalmeccanici nel portare avanti una mobilitazione così lunga e faticosa e grazie all’ottimo lavoro delle categorie nel condurre la trattativa”.

CCNL Svimservice - Dichiarazione di Giorgio Caprioli, segretario generale Fim-Cisl

Il segretario generale della Fim-Cisl, Giorgio Caprioli, ha così commentato a caldo il raggiungimento dell'accordo per il rinnovo del contratto nazionale:
"Il sindacato ha iniziato questa vertenza diviso e la conclude unito. Federmeccanica invece è partita unita e arriva divisa, tra chi voleva riportare le relazioni sindacali indietro agli anni '50 e chi è riuscito alla fine a mantenere aperto un rapporto di confronto con noi. L'unità faticosamente ricostruita non ha fatto smarrire alla Fim la sua identità e la sua strategia, che, anzi, hanno dato un contributo determinante al buon esito del negoziato.
Per questi motivi l'accordo di oggi ha un grande valore politico e può aprire prospettive migliori al sindacalismo italiano.
I contenuti dell'accordo sono complessivamente buoni, anche per l'attenzione ai lavoratori più deboli su cui la Fim si è caratterizzata. Certo, il lungo tempo trascorso e le tante battute di arresto incontrate nel percorso hanno logorato la trattativa e condizionato le mediazioni finali. Ma, d'altro canto, i lavoratori metalmeccanici hanno forse riassaporato il gusto del protagonismo diretto dando un importante contributo di lotta.
Questo contratto chiude una fase difficile di rottura da cui la Fim esce in buona salute e con una più forte capacità di orientare tutto il sindacato su obiettivi di innovazione. Auguriamoci che ne apra una nuova in cui sapremo conquistare maggiore fiducia dei lavoratori e una più forte rappresentanza".

Ufficio stampa FIM CISL

Roma, 19 gennaio 2006

FIM CISL
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19 gennaio 2006

Rinnovo CCNL - Raggiunto l'accordo. 100 euro sui minimi, più 130 annui per bassi salari. 320 di ''una tantum''. Buona la parte nomativa

E’ stata raggiunta alle 8.45 del 19 Gennaio 2006, tra Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici scaduto il 31 Dicembre del 2004. L’accordo riguarda sia la parte economica che le materie normative sulle quali, nei mesi scorsi, si è svolto il negoziato.
Il nuovo contratto varrà fino al 30 Giugno 2007, con un allungamento di sei mesi rispetto alla naturale scadenza di fine 2006.
Qui di seguito una sintesi di tutti i punti dell’ipotesi d’intesa.
Salario. L’aumento medio lordo mensile a regime sui minimi salariali sarà di 100€ (al V livello, riparametrati per gli altri livelli), erogati in 3 tranches: 60€ dal 1 Gennaio 2006, 25€ dal 1 Ottobre 2006, 15€ dal 1 Marzo 2007.
Ai lavoratori privi di contrattazione aziendale, e che nel 2006 non usufruiscono di altre voci salariali oltre ai minimi tabellari nazionali, sarà erogata nel Giugno 2007 una cifra di 130€ a titolo perequativo, comprensiva, fino a concorrenza, di eventuali superminimi percepiti nell’anno 2006. Tale erogazione sarà sperimentalmente in forma annua. E’ previsto che il prossimo contratto nazionale normativo dovrà superare la forma sperimentale e rendere strutturale in busta paga, attraverso una specifica voce, questa nuova erogazione salariale.
A compensazione per il ritardato rinnovo del contratto, a tutti i lavoratori metalmeccanici sarà erogata una “una tantum” di 320€ lordi (160€ a Gennaio 2006, 160€ a Giugno), che si aggiungono agli 86€, già percepiti, di Indennità di vacanza contrattuale.
Orario – competitività. Sarà avviata una sperimentazione dell’Orario Plurisettimanale oggi previsto per la stagionalità allargando la casistica a “ragioni produttive e di mercato”, confermando la procedura prevista dall’art. 5 dell’attuale Ccnl (contrattazione delle modalità con le Rsu) e nell’ambito dell’attuale limite di 64 ore annue.
E’ stata ritirata dalla Federmeccanica qualsiasi ipotesi di monetizzazione dei Par (Permessi annui retribuiti).
Mercato del lavoro – contratti atipici. Viene insediata una Commissione Nazionale con il compito di definire entro Giugno 2006 la regolamentazione dei limiti massimi di utilizzo dei contratti atipici e dei percorsi di inserimento e stabilizzazione dei rapporti di lavoro, anche attraverso una differenziazione merceologica per comparti. Qualora la Commissione, entro questa data, non dovesse definire tale regolamentazione, ciò determinerà la decadenza della sperimentazione sull’Orario Plurisettimanale (che pertanto tornerebbe al precedente vincolo della stagionalità).
Sui temi sopra citati, sarà istituito dal mese di Febbraio 2006 un Tavolo congiunto tra le parti sulla competitività, con il compito di disciplinarli in vista del prossimo contratto normativo.
Apprendistato. Sull’apprendistato il negoziato ha definito una più completa regolamentazione migliorativa, sia del Ccnl che delle normative della Legge 30 (d.l. 276/03). L’istituto del nuovo apprendistato (“apprendistato professionalizzante”) potrà diventare il principale strumento per l’ingresso al lavoro dei giovani e la loro formazione. E’ stato, inoltre, valorizzato il ruolo delle Commissioni Paritetiche territoriali per la Formazione.
La durata dei contratti di apprendistato è fissata come segue: 42 mesi al III livello di sbocco d’inquadramento del lavoratore (che diventano 36 con diploma di scuola superiore, 24 con laurea); 52 mesi al IV livello (46 con diploma); 60 mesi al V livello (54 con diploma, 34 con laurea); 38 mesi per il VI livello (solo laurea); 42 mesi per il VII livello (solo laurea).
Le ore di formazione sono convenute come segue: I anno 160 (40 di formazione generale, 40 teoriche, 80 pratiche); II anno 140 (20, 40, 80); dal III anno in poi 120 (di cui 40 teoriche).
Alla scadenza dei contratti di apprendistato, questi lavoratori saranno confermati con contratto a tempo indeterminato nella misura minima del 70%, con “franchigia” per 4 apprendisti per ogni unità produttiva.

Al raggiungimento dell’ipotesi di accordo si è giunti dopo 13 mesi dalla scadenza del contratto, 11 mesi di trattative e 62 ore di sciopero, oltre agli scioperi degli straordinari e delle flessibilità.
L’ipotesi di accordo sarà sottoposta la mattina di venerdì 20 gennaio al Consiglio Generale della Fim e, nel pomeriggio della stessa giornata, all’Assemblea Nazionale dei 500 quadri e delegati.


Ufficio stampa FIM CISL


Roma, 19 gennaio 2006



FIM - CISL
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Metalmeccanici, c'è l'intesa: 100 euro di aumento salariale

Metalmeccanici, c'è l'intesa: 100 euro di aumento salariale
Industriali e sindacati hanno sciolto l'ultimo nodo sul tappeto: in busta paga 60 euro subito; 25 ad ottobre e 15 a marzo e 'una tantum' per la vacanza contrattuale di 320 euro
Roma, 19 gen. (Adnkronos) - Accordo raggiunto tra Federmeccanica e sindacati sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Dopo una discussione protrattasi per tutta la notte, industriali e Fim, Fiom e Uilm hanno sciolto anche l'ultimo nodo sul tappeto: l'incremento salariale. Si è stabilito, dunque, che i lavoratori percepiranno un aumento in busta paga di 100 euro divisi in tre tranche: 60 euro subito; 25 euro ad ottobre e 15 a marzo. A questo si aggiunge una 'una tantum' per la vacanza contrattuale di 320 euro. Industriali e sindacati hanno sciolto anche la parte relativa ad aumenti salariali dedicati a quei lavoratori senza contrattazione integrativa e hanno stabilito che, in via sperimentale, e solo per il 2006, a quanti non facciano contrattazioni di secondo livello e non percepiscano superminimi vadano 130 euro, circa 13 euro al mese in più.

RAGGIUNTO L'ACCORDO SUL CCNL

METALMECCANICI, RAGGIUNTO L'ACCORDO SUL RINNOVO DEL CONTRATTO
ROMA - Federmeccanica e sindacati hanno raggiunto l'accordo sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Lo ha detto il segretario della Uilm, Antonino Regazzi, spiegando che l'aumento sarà di 100 euro mensili, con una una tantum di 320 euro, e una erogazione di 130 euro per i lavoratori senza secondo livello di contrattazione e ai minimi salariali. Fra i cardini dell'accordo è previsto inoltre un allungamento contrattuale di sei mesi. "Abbiamo raggiunto l'accordo - ha spiegato ancora Regazzi -: 100 euro sui minimi contrattuali, sei mesi di allungamento, 320 euro di una tantum, erogati metà subito e metà a giugno". Per ciò che riguarda la richiesta di 25 euro per i lavoratori che non hanno contrattazione aziendale, Regazzi ha spiegato che ci sarà una una tantum annuale di 130 euro. Per quanto concerne i temi legati a mercato del lavoro e flessibilità, il segretario generale della Uilm ha spiegato che é stata predisposta "una commissione a livello nazionale che gestirà i problemi", mentre per ciò che riguarda l'apprendistato l'intesa prevede che la formula comprenda anche i lavoratori sulle linee di montaggio.


19/01/2006 09:00

17 gennaio 2006

FIM, FIOM, UILM: le proposte non sono sufficienti

Fim, Fiom e Uilm: le proposte non sono sufficienti

ROMA - Le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, relativamente al negoziato con Unionmeccanica-Confapi per il rinnovo del contratto nazionale dei metalemeccanici ritengono «le proposte salariali (compresa l’una tantum per il 2005) seppur interessanti, comunque non ancora sufficienti». «La trattativa per il rinnovo del biennio economico del Contratto nazionale Unionmeccanica Confapi, svolta venerdì 13 gennaio 2006, non ha prodotto il risultato atteso - affermano i sindacati in una nota - L’Unionmeccanica Confapi a conclusione della giornata di trattativa, motivando la necessità di una pausa di riflessione, ha proposto di aggiornare il confronto a martedì 17 gennaio, alle ore 15.00». «Pertanto Fim, Fiom, Uilm nazionali, pur valutando positivamente la disponibilità di Unionmeccanica a proseguire la trattativa, invitano le Rsu e le strutture territoriali ad organizzare ed effettuare entro il 20 gennaio 2006, con specifiche iniziative il giorno 17 gennaio, le 8 ore di sciopero proclamate per tutti i metalmeccanici». «Unionmeccanica Confapi ha presentato una proposta di aumento salariale che prevede un allungamento di 7 mesi della durata del Contratto - continua la nota - ed è condizionata a diverse modifiche normative in materia di flessibilità degli orari, periodi di prova, part-time e apprendistato, riconfermando nello stesso tempo la contrarietà alla richiesta avanzata dalle Organizzazioni Sindacali di fissare una percentuale onnicomprensiva di tutte le casistiche per limitare l’utilizzo dei Contratti a termine e di somministrazione a termine». «La delegazione sindacale ha considerato le proposte salariali (compresa l’una tantum per il 2005) seppur interessanti - affermano i sindacto nella nota congiunta - comunque non ancora sufficienti sia nella loro quantità, sia per gli scaglionamenti e i tempi troppo lunghi di erogazione e nel caso della quota Edr per mancata contrattazione per i criteri proposti». In particolare poi i sindacati giudicano «inadeguate le proposte avanzate da Unionmeccanica in materia di apprendistato e mercato del lavoro ed ha invitato la controparte ad avanzare nuove proposte di merito». «La delegazione sindacale, ad un anno dalla sua scadenza, considera il rinnovo del Contratto nazionale un diritto non più rinviabile delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici» e quindi invitano le rsu e le strutture territoriali a effettuare entro il 20 gennaio, con specifiche iniziative oggi, le 8 ore di sciopero proclamate per tutti i metalmeccanici. «La possibilità di ottenere finalmente un giusto rinnovo del Contratto nazionale - conclude la nota - è condizionato dal fatto che Unionmeccanica accetti di modificare le proprie posizioni».17/1/2006

SCIOPERO 17 GENNAIO - RINNOVO CCNL

Da Torino a Palermo il blocco dei metalmeccanici
Scioperi in tutt'Italia per il rinnovo del contratto. Ad uscire allo scoperto è stato il presidente di Federmeccanica Massimo Calearo. «La nostra posizione è quella della settimana scorsa» • Fim, Fiom e Uilm: le proposte non sono sufficientiUilm: se le imprese vogliono domani si riapre il tavolo delle trattative
Nuova giornata di blocchi stradali e proteste per i lavoratori metalmeccanici, in attesa della ripresa del confronto per il rinnovo del contratto nazionale. Decisiva sarà la giornata di oggi, quando direttivo e giunta di Federmeccanica valuteranno se e come riprendere la trattativa col sindacato interrotta giovedì notte. Come nei giorni scorsi le manifestazioni e le proteste delle tute blu, segnalate un po' in tutta Italia, hanno preso di mira soprattutto strade ed autostrade. Sul fronte della trattativa invece, in una giornata interlocutoria, ad uscire allo scoperto è stato il presidente di Federmeccanica Massimo Calearo. «La nostra posizione è quella della settimana scorsa - ha detto Calearo - nell'incontro di tipo politico con il consiglio direttivo e la giunta faremo un'analisi per verificare possibili sviluppi, che potrebbero essere la rottura o la ricerca di una soluzione, che auspichiamo». CHIVASSO, LAVORATORI BLOCCANO TORINO-MILANO Nuovo blocco stamane dell’autostrada Torino Milano, allo svincolo di Chivasso, da parte di lavoratori metalmeccanici. A manifestare stamane sarebbero ex dipendenti della Lancia di Chivasso; ieri, invece, avevano bloccato l’autostrada i lavoratori dell’Alenia di Caselle. SCIOPERO IN EMILIA-ROMAGNA CONCENTRAMENTO E MANIFESTAZIONE A BOLOGNA E’ in atto in Emilia-Romagna lo sciopero di otto ore dei metalmeccanici a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto. I lavoratori si stanno concentrando in Piazza VIII Agosto a Bologna per una manifestazione regionale. Sono attese migliaia di persone e, nel corso della mattinata, è previsto un corteo per le strade della città su cui sta nevicando. Moltissime le bandiere della Fiom Cgil e della Fim Cisl, con diversi striscioni delle Rsa delle fabbriche. BLOCCATA AUTOSTRADA A14. AD ANCONA OPERAI BLOCCANO ANCHE SS76 NEL FABRIANESE Circa 600-700 operai metalmeccanici dei cantieri navali e delle aziende di Ancona sud bloccano dalle 9 il casello dell’ autostrada A14 all’ altezza di Ancona, in entrata e in uscita, per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di categoria. Sul posto ci sono numerose pattuglie della polizia, che sorvegliano la manifestazione. Altri blocchi stradali sono in atto lungo la Superstrada 76 Ancona-Roma all’ altezza degli stabilimenti Merloni di Albacina di Fabriano, e sulla statale che collega Genga a Sassoferrato, davanti alla fabbrica dell’ Mts. Un corteo delle tute blu della Vallesina si è invece mosso dalle aziende della zona industriale Zipa verso il centro città, e manifestazioni sono segnalate anche in provincia di Pesaro. Gli scioperi sono cominciati fra le 7:30 e le 9 in quasi tutte le fabbriche della regione, con adesioni che secondo i sindacati si profilano molto alte. La settimana scorsa i metalmeccanici avevano bloccato per tre giorni consecutivi il centro di Ancona con presidi a scacchiera. SCIOPERO A PALERMO, BLOCCATA AREA INDUSTRIALE Oltre 150 metalmeccanici stanno presidiando l’area industriale di Brancaccio a Palermo, dove sono in corso alcuni blocchi nelle strade attorno alla zona. Gli operai stanno manifestando per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro della categoria. La protesta dovrebbe concludersi tra due ore. In piazza sono scesi gli operai della Sirti, della Metalmeccanici Meridionale e della Salerno. Per un’ora, dalle 8 alle 9, hanno scioperato anche gli operai della Fincantieri, con un presidio davanti ai cancelli della fabbrica. I lavoratori hanno bloccato il viale di accesso ai Cantieri navali, distribuendo inoltre un volantino per sensibilizzare l’opinione pubblica «contro il rischio di smantellamento dello stabilimento». Un’altra ora di sciopero è prevista durante il secondo turno di lavoro, dalle 14 in poi.17/1/2006

SCIOPERO 17-01-06

METALMECCANICI: PROTESTA DILAGA, BLOCCHI A STRADE E FERROVIE

ROMA - Dilaga la protesta dei metalmeccanici che anche oggi hanno bloccato strade, autostrade e ferrovie. In attesa della riunione del comitato direttivo e della giunta di Federmeccanica, che oggi pomeriggio a Milano decideranno se e come andare avanti nella trattativa per il rinnovo del contratto, la tute blu hanno inasprito le proteste che ormai da giorni stanno mandando in tilt il traffico autostradale ferroviario in tutta Italia. I primi a dare inizio alle proteste, questa mattina, cono stati i metalmeccanici della provincia di Gorizia, in particolare quelli del polo industriale di Monfalcone, che hanno bloccato l'autostrada A4 Trieste-Venezia, alla barriera del Lisert, a pochi chilometri da Trieste. Ma caselli autostradali chiusi e forti rallentamenti al traffico automobilistico sono stati segnalati anche in Veneto a causa dei blocchi organizzati dai lavoratori ai caselli di Treviso Sud sulla A27, sulla A4 al casello di Padova Est, di Vicenza Ovest, di Soave e di Verona Sud. Diverse centinaia di lavoratori hanno invece occupato nelle prime ore del mattino i binari della stazione centrale di Bologna, dall'1 al 4. Una protesta che e' andata crescendo, fino a che migliaia i operai sono entrati nella stazione e hanno bloccato tutti i binari impedendo la circolazione di qualsiasi treno. I ritardi dei convogli, a causa della protesta, hanno superato anche un'ora. Altra stazione bloccata e' stata quella di Jesi, dove i manifestanti hanno interrotto la linea Falconara-Orte, cosi' come quella di Borgo Incoronata, ad una decina di chilometri da Foggia. Momenti di tensione anche a Milano, dinanzi alla sede di Assolombarda, dove si sono raccolti al termine del corteo i lavoratori in sciopero che hanno lanciato uova contro il palazzo a vetri della sede degli industriali. La tensione e' poi salita per il tentativo da parte di alcuni manifestanti di sfondare le transenne a protezione dell'ingresso della sede di via Pantano. Alla periferia di Potenza hanno manifestato i lavoratori della Fiat di Melfi, bloccando la superstrada 'Basentana'. Contemporaneamente i colleghi dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, in Sicilia, hanno invece rimosso i loro blocchi sull' autostrada A19, cosi' come blocchi sono stati segnalati e poi rimossi anche sull'autostrada A14 nei pressi dell'uscita di Val di Sangro, all'uscita dal casello di Pesaro sempre sull'A14 e sull'Autostrada dei Laghi, in direzione Milano-Varese e viceversa, fra Busto Arsizio e Castellanza. Traffico in tilt sulla tangenziale di Brescia, fino al casello autostradale di Brescia Centro. L'autostrada A22 del Brennero e' invece stata bloccata per una trentina di minuti al casello di Bolzano Sud.
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17/01/2006 13:10

16 gennaio 2006

MARTEDI' 17 GENNAIO - SCIOPERO DI 4 ORE

Rinnovo CCNL - Dopo la sospensione del negoziato, voluta da Federmeccanica, esplode in tutta Italia la protesta dei lavoratori

E' esplosa in tutta Italia la protesta dei metalmeccanici giunti, in questa seconda settimana di gennaio, al quinto giorno consecutivo di lotta per il Contratto. Le notizie provenienti dalla sede centrale della Confindustria - dove, nella tarda serata di giovedì 12, la Federmeccanica ha sospeso il negoziato - hanno avuto un effetto di moltiplicatore dell'iniziativa sindacale.
Da Trento a Foggia, da Trieste a Termini Imerese, migliaia e migliaia di metalmeccanici hanno abbandonato i propri luoghi di lavoro riversandosi sulle strade circonvicine alle zone industriali sparse dal Nord al Sud del nostro Paese o portando la loro protesta nel cuore delle grandi città.
E' accaduto così a Genova dove, dal Ponente alla Valpolcevera, diversi cortei hanno paralizzato il traffico. All'Ilva di Cornigliano lo sciopero è stato prolungato a 8 ore su tutti e tre i turni. E' accaduto così a Firenze, dove migliaia di lavoratori hanno dato vita dapprima a un presidio davanti all'Associazione industriali in via Valfonda, e si sono poi diretti verso la Fortezza da Basso, effettuando un volantinaggio all'ingresso di "Pitti immagine uomo". E' accaduto così nei paesi della cintura industriale di Torino, da Airasca a Villarperosa, da Ciriè a Collegno.
A Napoli, i lavoratori del perimetro Ansaldo di via Argine hanno manifestato nei pressi degli svincoli autostradali di San Giovanni a Teduccio, mentre quelli dell'Alenia Aeronautica di Casoria si sono riversati sulla statale nel tratto adiacente allo stabilimento. Intanto a Roma i lavoratori della Ericsson e della Johnson hanno abbandonato le sedi aziendali riversandosi sulla via Anagnina. Mentre ad Ancona i lavoratori sono usciti dai cantieri navali per il terzo giorno consecutivo.
Quattro ore di sciopero nella zona industriale di Potenza, come a Forlì. Otto ore a Chieti, a Teramo, nel Basso Molise, nelle province di Isernia e Campobasso, alla Teksid di Vercelli, alla Ugine e alla Alz di Lodi.
Ancora 4 ore nella zona siderurgica di Piombino come nel resto della provincia di Livorno, nella provincia di Pistoia, nel comprensorio Verbania-Cusio-Ossola e in provincia di Avellino.
Due ore di sciopero alla Firema di Caserta, alla Selex Communications di Pomezia, nelle provincie di Novara, Vercelli e Foggia. Due ore di sciopero anche nelle imprese di appalto dell'Ilva di Taranto. Scioperi articolati nel Fabrianese e nella zona di Jesi. In Trentino, hanno scioperato per l'intera giornata la Zf Hurt di Arco, la Coster di Caldonazzo, la Ebara di Cles, la Lowara di Malè e la Dana di Rovereto con presidi davanti ai cancelli.
In provincia di Brescia 8 ore di sciopero alla Iveco. A Lecco, 3 ore di sciopero nelle principali aziende. A Mantova, sciopero alla Marcegaglia di Gazoldo e alla Belleli, con presidio al vicino Rondò autostradale. A Siena, per il secondo giorno consecutivo, scioperi articolati allo stabilimento della Trigano. A Caserta, sciopero alla Siemens, alla Marconi Automative Systems, e alla Incard, con manifestazione davanti alla Reggia.
Impossibile segnalare tutte le iniziative di lotta che hanno coinvolto anche l'Udinese, la Bassa Friulana, la provincia di Asti, l'area industriale di Siracusa, le provincie di Arezzo, Grosseto e altre zone.



Uffici Stampa
Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil


Roma, 13 gennaio 2006

13 gennaio 2006

Rinnovo CCNL - Fim, Fiom, Uilm proclamano altre 8 ore di sciopero

Le Segreterie Nazionali di Fim, Fiom e Uilm giudicano di estrema gravità la decisione di Federmeccanica di fare una proposta conclusiva sul rinnovo del Ccnl, che non solo non presenta passi avanti su alcun punto della trattativa ma, anzi, contiene arretramenti rispetto a disponibilità già date al tavolo.
L’atteggiamento di Federmeccanica è pesantemente condizionato sia dalla storica propensione a scaricare sui lavoratori il costo della crisi, sia da rigidità politiche e ideologiche, in particolare sul tema della legge 30.
I gravi problemi dell’industria italiana si risolvono anche dando ai lavoratori il giusto contratto che aspettano da più di un anno. Federmeccanica deve modificare le sue proposte.
Per questo Fim, Fiom e Uilm proclamano 8 ore di sciopero per la settimana che va dal 16 al 20 gennaio durante la quale si riuniranno gli organismi della controparte (il giorno 17).
La volontà di umiliare i lavoratori e di cancellare il contratto nazionale non deve passare.


Segreterie Nazionali
Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil

Roma, 13 gennaio 2006

Rinnovo CCNL - L’ultima sessione negoziale si è conclusa drammaticamente il 12 sera. Proposte provocatorie di Federmeccanica.

Il 9 gennaio scorso è ripartita la trattativa per il rinnovo biennale del contratto nazionale dei metalmeccanici, che nelle intenzioni delle parti doveva segnare l’avvio della fase conclusiva, portando a formulare un’ipotesi di accordo.

Malgrado posizioni ancora insoddisfacenti sull’intera parte economica (aumento sui minimi e seconda cifra integrativa) e su flessibilità e mercato del lavoro, passi avanti si erano registrati sia sul tema degli orari plurisettimanali, sia sull’apprendistato. In particolare, sull’orario plurisettimanale abbiamo riaffermato la nostra disponibilità all’allargamento del campo di applicazione all’intero settore, con la conferma del ruolo delle Rsu, così come previsto dall’art. 5 del contratto nazionale. Sull’apprendistato, soprattutto nella sessione dell’11 gennaio, si era completato un buon lavoro, sia sulla quantità che sulla qualità della formazione. Restavano in sospeso, prevalentemente, le normative per i lavoratori con sbocco al 3° livello. Per la durata del contratto, per gli altri livelli, si era convenuto quanto segue:4° livello: durata 52 mesi (che diventano 46 con diploma); 5° livello: 60 mesi (54 con diploma, 34 con laurea); 6° livello: 38 mesi (solo laurea); 7° livello: 42 mesi (solo laurea). Le ore di formazione erano convenute come segue: I anno 160 (40 trasversali, 40 teoriche, 80 pratiche): II anno 140 (20, 40, 80); dal III anno in poi 120 (con 40 teoriche).

Ma nella giornata di ieri, 12 gennaio, una lunga riunione della delegazione di Federmeccanica, presente il presidente, Massimo Calearo, ha prodotto un inatteso voltafaccia, che segna il punto più drammatico del negoziato ed evidenzia come Federmeccanica non abbia ancora maturato la definitiva volontà di fare il contratto. La serata si è conclusa con la richiesta, da parte degli industriali, di sospendere la trattativa fino alla riunione della Giunta dell’associazione, convocata per martedì 17.

All’origine della drammatica svolta le proposte illustrate ieri pomeriggio dal Direttore generale di Federmeccanica ai Segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, caratterizzate da incomprensibili quanto inaccettabili passi indietro su quasi tutti i temi del negoziato. Li riassumiamo qui di seguito.

Salario. A fronte della richiesta sindacale di 100 euro circa, anche attraverso un allungamento della durata del contratto di alcuni mesi, la Federmeccanica ha offerto un aumento medio sui minimi di 94,5 euro, con 6 mesi di allungamento (l’aumento in tal modo sarebbe di fatto di 79,5 euro). Sulla seconda cifra integrativa, a fronte della richiesta sindacale di inserire in busta paga in maniera strutturale una voce Edr, anche erogata annualmente, per i lavoratori a più basso reddito, la Federmeccanica ha proposto di erogarla invece in forma di una ‘una tantum’ di 130 euro, da aggiungere ai 270 euro offerti, sempre come ‘una tantum’ a copertura dei mesi di vacanza contrattuale (per i quali la richiesta sindacale era di 450-500 euro).

Flessibilità. Su questo punto resterebbe confermata l’estensione a tutto il settore dell’orario flessibile plurisettimanale, oggi limitato alle produzioni stagionali, secondo le modalità e le procedure già previste dall’art.5 del contratto nazionale. Resta però la richiesta di Federmeccanica (già respinta da Fim, Fiom e Uilm) di monetizzare 3 Par.

Mercato del lavoro. E’ il punto sul quale si è registrato il peggiore arretramento. Infatti Fim, Fiom e Uilm, a fronte del rifiuto di Federmeccanica di definire una percentuale unica a livello nazionale per i contratti di somministrazione e a tempo determinato, ne avevano proposto il rinvio al livello aziendale (soluzione che sembrava condivisa da Federmeccanica). Invece ieri non solo ha ribadito l’indisponibilità a fissare un tetto a livello nazionale, ma ha anche rifiutato il rinvio al livello aziendale, prevedendo soltanto l’istituzione di una Commissione di studio e avanzando una proposta provocatoria: le Rsu che vogliono concordare limitazioni nel ricorso a tali contratti atipici, devono preliminarmente concordare con l’azienda la monetizzazione dei Par.

A fronte di tali provocatorie proposte, che hanno di fatto azzerato il lavoro svolto nell’arco di un intero anno al tavolo normativo, Fim, Fiom e Uilom hanno controproposto alla Federmeccanica di portare avanti il negoziato solo sulla parte economica. Gli industriali, come detto, si sono riservati di dare risposta dopo la riunione di Giunta del 17 gennaio.

Fim, Fiom e Uilm ritengono gravissima la scelta di Federmeccanica di aggiornare il negoziato senza una nuova data d’incontro, dopo che sono passati ormai 13 mesi dalla scadenza del contratto.
Ritengono le posizioni di Federmeccanica un vero e proprio attacco al contratto nazionale.
Respingono tale attacco proclamando ulteriori 8 ore di sciopero della categoria.

Ufficio Stampa Fim- Cisl
Roma, 13 gennaio 2006

FIM CISL
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11 gennaio 2006

RINNOVO CCNL - Cresce la protesta dei lavoratori. Per il secondo giorno consecutivo assemblee, scioperi, cortei

Si allarga a macchia d'olio la lotta articolata dei metalmeccanici per conquistare, dopo un anno dall'inizio della vertenza, l'accordo per il secondo biennio salariale del loro Contratto nazionale. Per il secondo giorno consecutivo, in un numero sempre maggiore di fabbriche e territori le Rappresentanze sindacali unitarie e le organizzazioni territoriali di Fim, Fiom, Uilm hanno dato vita a centinaia di iniziative assunte nell'ambito della gestione del pacchetto di 8 ore di lotta articolate definito il 30 dicembre scorso dopo l'ennesimo rinvio del negoziato.

Quando stamani si è sparsa la notizia che nell'incontro di lunedì 9 gennaio le posizioni di Federmeccanica erano rimaste quasi invariate rispetto a quelle su cui si era attestata negli incontri svoltisi tra Natale e Capodanno, la protesta dei lavoratori è stata immediata. Così è accaduto, ad esempio, alla Fincantieri di Monfalcone (Gorizia). Dopo un'affollata assemblea, già nelle prime ore del mattino, i lavoratori sono usciti dal cantiere invadendo la Statale 14.

Anche in Veneto, la regione del presidente di Federmccanica, gli scioperi dei metalmeccanici - con presidi e cortei improvvisati - si sono sviluppati con forte partecipazione. In particolare, i lavoratori della Fincantieri di Porto Marghera hanno manifestato sul ponte della Libertà, sito tra Mestre e Venezia. Contemporaneamente, i lavoratori dipendenti dalle ditte di appalto metalmeccaniche del Petrolchimico di Marghera hanno invaso la statale Romea. Nel frattempo, a Vicenza sono scesi in sciopero i lavoratori di numerose aziende: Beltrame, Stefani, De Pretto, Zanon, Said, Smit, Doge e Meccalte. A Verona sono scesi in sciopero i lavoratori della Bonferraro, della Over, della Cardi, della Franke e della Ofv. A Treviso, per il secondo giorno consecutivo si sono astenuti dal lavoro anche i dipendenti di Electrolux, Zoppas, Plastal e Rica.
Anche in Lombardia è cresciuto il numero di aziende coinvolte da questa tornata di scioperi. In provincia di Brescia si è aperta oggi quella che si profila come un'intensa settimana di lotta.

Per 8 ore sono scese in sciopero la Iveco Mezzi Speciali e la Alfa Acciai, oltre a numerose aziende delle zone di Manerbio e Palazzolo. Un volantinaggio è stato effettuato in questo Comune. In provincia di Bergamo sono scesi in sciopero per 4 ore i lavoratori di alcune delle principali aziende: Comital, First, Dalmine, Abb Sace, Schnider, Exide. In particolare, a Dalmine una manifestazione dei lavoratori si è svolta lungo la carreggiata dell'autostrada A4 (Torino-Venezia).

Oggi sono tornati sulla scena anche i metalmeccanici dell'Emilia Romagna. A Bologna si è svolto in mattinata un primo sciopero di 4 ore (08.00-12.00). Un corteo con migliaia di lavoratori ha percorso la tangenziale raggiungendo la sede regionale della Rai. Molte alte le adesioni dei lavoratori all'iniziativa di lotta proclamata da Fim, Fiom, Uilm a Reggio Emilia (4 ore di sciopero in città e 8 ore nei comuni della provincia). Adesioni superiori al 90% sono state registrate in molte delle principali aziende: Lombardini, Fantuzzi, Brevini, Meta System, Emak, Tecnogas, Immergas, Bertazzoni, Comer, Corghi, Mbs, Sice, Interpump, Faba, Coopsette, Incam e numerose altre. Scioperi anche a Forlì.

Molto estesa anche l'iniziativa di lotta in Toscana. Livorno: per il secondo giorno consecutivo 2 ore di sciopero alla Pierburg, alla Trw e alla Delphi. Due ore anche alla Intier. Firenze: 2 ore di sciopero con presidi delle portinerie e volantinaggi lungo la statale 429, nella Valdelsa. In città, bloccata la produzione, sempre per 2 ore, alla Gkn, alla Laika, alla Zanussi, alla Esaote, alla Galileo, alla Rosss e in altre aziende. Pistoia: 2 ore di sciopero con presidio delle portinerie della AnsaldoBreda. Lucca: per il secondo giorno consecutivo presidio alla Perini. Prato: 8 ore di sciopero in tutta la provincia. Massa-Carrara: 4 ore di sciopero con corteo lungo l'Aurelia nei pressi dello stabilimento della Eaton.

Oggi sono partite anche le iniziative di lotta in Campania. In particolare, in provincia di Napoli si sono avuti sciopero e presidi delle portinerie alla Whirlpool, nella zona Orientale della città, all'Alenia di Casoria e all'Alfa di Pomigliano d'Arco. Sempre per due ore sono scesi in sciopero i lavoratori della Fincantieri di Castellammare di Stabia, che sono usciti dallo stabilimento per manifestare lungo la statale Sorrentina. Due ore di sciopero anche alla Magnaghi. Salerno: sciopero di 2 ore in tutte le fabbriche della provincia. Benevento: sciopero da 2 a 4 ore con adesioni particolarmente alte allo stabilimento della Agusta.

Per mercoledì 11 gennaio si attende un'altra ondata di scioperi e manifestazioni locali.

(Notizie e dati pervenuti entro le ore 16,30 del 10 gennaio 2006.)

Uffici Stampa
Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil


Roma, 10 gennaio 2005

Contratto metalmeccanici. Con fatica il negoziato procede

E' proseguito anche oggi ,10 gennaio, il negoziato tra Federmeccanica e Fim, Fiom, Uilm per il rinnovo del contratto. Nella mattinata, le parti hanno lavorato sul tema dell'apprendistato. Nel pomeriggio, i Segretari generali delle organizzazioni sindacali e il Direttore generale di Federmeccanica hanno approfondito il confronto e le rispettive posizioni sugli altri temi della trattativa: salario, mercato del lavoro e flessibilità. Domani, 11 gennaio, si riprenderà con le stesse modalità: al mattino apprendistato (la Federmeccanica consegnerà un testo) e, nel pomeriggio, gli altri temi. Con fatica, il negoziato procede.
Un incontro per il rinnovo del contratto si è svolto oggi anche tra Fim, Fiom, Uilm e Unionmeccanica-Confapi.



Il Delegato FIM CISL Svimservice


Bari, 10 gennaio 2006



FIM CISL
Il sindacato che contratta.
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METALMECCANICI: riprenderà domani la trattativa tra Federmeccanica, Fiom, Fim e Uilm

Federmeccanica, Fiom, Fim e Uilm si rivedranno domani per proseguire la ricerca di un accordo sul rinnovo del biennio economico del contratto dei metalmeccanici. Nel pomeriggio di oggi intanto si e' tenuta una riunione ristretta tra i tre segretari generali Rinaldini, Caprioli, Regazzi e il direttore generale di Federmeccanica, Roberto Santarelli servito, come ha spiegato Caprioli - "a misurare le distanze e a fare il punto della situazione". ''Ci siamo detti - ha proseguito il segretario della Fim - che manca un metro, ognuno di noi deve cercare di percorrere mezzo metro per arrivare ad un accordo. Se dopo un anno di trattativa i metri da percorrere per un'intesa fossero dieci ci saluteremmo e andremmo a casa. Se il metro e' uno la trattativa prosegue. Domani il confronto prosegue''. Dopo una prima riunione di segreteria dei tre sindacati fissata per le 9,00 e la presentazione alle 11 del documento sull'apprendistato da parte di Federmeccanica, alle 14 riprenderà la trattativa su tutti gli argomenti, dal salario alla flessibilita'.



Il Delegato FIM CISL Svimservice


Bari, 10 gennaio 2006

RINNOVO CCNL - Contratto metalmeccanici: una nuova tornata di scioperi articolati. Ripreso il negoziato

E' partita oggi una nuova tornata di scioperi articolati attuati dai metalmeccanici per il rinnovo del Contratto della maggiore categoria dell’industria.
Il 29 dicembre scorso, infatti, i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno proclamato un ulteriore pacchetto di 8 ore di sciopero, a gestione territoriale o aziendale, per la settimana che inizia da lunedì 9 gennaio. La decisione è stata assunta dai sindacati della categoria per spingere Federmeccanica ad una rapida e positiva conclusione della trattativa contrattuale.

Stando ai dati pervenuti alla sede nazionale dei sindacati entro le ore 17.00 di oggi, due ore di sciopero per turno sono state attuate nelle aziende metalmeccaniche della provincia di Torino. Rapide manifestazioni sono state effettuate dai lavoratori della Fiat Mirafiori davanti al Palazzetto del Ghiaccio in corso Tazzoli. A Grugliasco, i lavoratori della Lear hanno manifestato lungo corso Allamano, mentre quelli della Itca hanno sostato davanti al centro commerciale “Le Gru”.

Sempre in Piemonte scioperi di due ore sono state attuati in molte aziende delle province di Asti, Alessandria, Cuneo e Vercelli. Due-tre ore nelle principali aziende della provincia di Novara.

A Bergamo, hanno scioperato per quatto ore i lavoratori della Scame. Scioperi articolati a partire da oggi anche alla Fondermetal, alla Indesit Merloni e alla Necta Vending. Infine, assemblea alla Marcegaglia.

A Bologna, un’ora di sciopero con assemblea è stata effettuata in tutte le aziende sindacalizzate.

A Livorno, scioperi di due ore per turno sono stati effettuati in tre aziende del settore della componentistica auto: Trw, Delphi e Pierburg. Volantinaggi sono stati effettuati lungo la via Aurelia.

Uno sciopero di 8 ore per turno è stato invece effettuato nell’area industriale di Termini Imerese (Palermo), bloccando totalmente sia lo stabilimento Fiat che le aziende dell’indotto.

Sempre in Sicilia si sono avuti oggi scioperi anche a Siracusa con adesione totale dei 3.500 lavoratori dell’area industriale. Un volantinaggio è stato effettuato lungo la Statale 114. Anche a Catania lo sciopero è stato totale: sale vuote alla St Microelectronics dove i sindacati stimano un’adesione del 90% che ha coinvolto sia operai che impiegati. In provincia di Messina, scioperi alla Sielte, nelle acciaierie e nelle imprese di appalto attive presso la Raffineria di Milazzo.

Fermate di 2 ore per turno sono state poi effettuate nei cantieri navali del gruppo Fincantieri. A Bari, uno sciopero di 3 ore è stato infine effettuato nello stabilimento della Isotta Fraschini (gruppo Fincantieri) con l’adesione totale dei lavoratori interessati.

Da domani, l’iniziativa articolata di lotta si amplierà ad altri stabilimenti e ad altre zone in diverse parti del nostro paese.

E' ripreso intanto nel pomeriggio, alla Confindustria, il negoziato tra Fim, Fiom, Uilm e la Federmeccanica. Le distanze restano grandi, sia sulla parte salariale che sui temi normativi. Il confronto odierno, svoltosi oggi legazione ristretta, si è protratto fino alle 10 di sera ed è stato aggiornato a domani mattina. Si inizierà lavorando sull'apprendistato.

Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm
Roma, 9 gennaio 2006

05 gennaio 2006

8 ORE DI SCIOPERO IL 12 GENNAIO

UNITI PER IL CONTRATTO

Dopo dodici mesi di trattativa i metalmeccanici non hanno ancora il contratto, per esclusiva responsabilità di Federmeccanica che offre un inaccettabile aumento salariale che non tiene conto della crescita dell’inflazione e di un carovita ormai insostenibile.

La delegazione sindacale ha respinto l’offerta di 76 euro, ribadendo che:

- l’aumento salariale deve essere vicino alla richiesta di 105 euro;
- la quota di 25 euro deve essere distribuita a tutti i lavoratori che non hanno la contrattazione aziendale;
- l’una tantum deve essere consistente per compensare un anno di mancati aumenti delle retribuzioni.


Altrettanto inaccettabili sono le richieste degli industriali in materia di orario di lavoro e di nuove flessibilità e il tentativo di espropriare le RSU del proprio ruolo contrattuale.

Lunedì 9 gennaio è fissato il prossimo incontro, con il quale la trattativa entra in una fase cruciale e, probabilmente, definitiva.

E’ per questo che Fim, Fiom e Uilm nazionali hanno proclamato, in concomitanza con la ripresa della trattativa, 8 ore di sciopero che per Bari e provincia si terranno nella giornata di giovedì 12 gennaio con presidi delle fabbriche.

Le Segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm di Bari, nell’impegnare le RSU e gli attivisti per la preparazione e la riuscita dello sciopero, fanno appello a tutti i lavoratori e le lavoratrici affinché, attraverso l’unità, la compattezza e la mobilitazione dell’intera categoria, si raggiunga finalmente l’obiettivo di un accordo che riconosca

il valore e la dignità del lavoro dei metalmeccanici.


Segreterie Provinciali Bari