RSU Svimservice - Gruppo EXPRIVIA

Benvenuti nel blog allestito dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie della Svimservice S.p.A. Nel contesto delle attività sindacali, esso rappresenta una vera e propria bacheca virtuale quale finestra per le notizie dell'ultima ora, raccolta di link verso documenti di ordinaria utilità, comunicati sindacali o quant’altro.

30 dicembre 2005

RINNOVO CCNL - Trattativa sospesa con Federmeccanica fino al 9 gennaio. Comunicato della Fim-Cisl

La sospensione della trattativa con la Federmeccanica si è resa necessaria per avere il tempo di preparare proposte conclusive per la ripresa del negoziato del 9 gennaio. Sui vari punti la situazione è la seguente.

1. Richiesta di 105 Euro sui minimi. Dopo la formalizzazione dell’offerta di Federmeccanica di 76 Euro, apprezzata dai sindacati ma dichiarata insufficiente, Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto la disponibilità a un’ulteriore crescita. Hanno messo a disposizione lo strumento dell’allungamento della durata del contratto (proposto in Segreteria unitaria dalla Fiom), precisando che solo una parte della crescita salariale necessaria per arrivare a 100 Euro può essere realizzata grazie ad esso. Federmeccanica ha risposto positivamente e farà una nuova offerta il 9 gennaio.
E’ chiaro che per fare un confronto tra la cifra conclusiva e la richiesta iniziale occorrerà ‘scontare’ la quantità dovuta all’allungamento (circa 2,5 Euro al mese).
2. Richiesta di 25 Euro aggiuntivi. Su questo punto Federmeccanica ha ribadito con molta durezza l’indisponibilità ad andare oltre al criterio, già proposto, di dare questo aumento esclusivamente ai lavoratori che siano al minimo salariale previsto dal contratto nazionale. Ha dichiarato inoltre che farà un’offerta quantitativa solo dopo una definitiva accettazione da parte dei sindacati di questo limitato campo di applicazione. Fim, Fiom e Uilm hanno dichiarato di condividere il criterio, ma si sono riservate di presentare una proposta che allarghi il numero dei lavoratori interessati.
La Fim, pur nella consapevolezza della grande differenza tra la richiesta e il possibile risultato (che prevediamo quantitativamente intorno almeno alla metà di quanto chiesto), ne dà una valutazione positiva, per il valore innovativo di attenzione ai lavoratori più poveri che la proposta contiene.
3. Apprendistato. Prosegue il lavoro su testi. Il punto più delicato è la quantità e la qualità della formazione. La Federmeccanica ha dichiarato irrinunciabile una conclusione positiva su questo punto. Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito che senza una risposta positiva sul tema della precarizzazione del lavoro non c’è disponibilità a concludere su questo tema, anche se lo considerano a loro volta importante per rafforzare un canale di ingresso al lavoro professionalizzante e a più basso rischio di precarizzazione.
4. Mercato del lavoro e flessibilità. Vista l’impossibilità di concludere positivamente al livello nazionale sui temi dell’orario flessibile e della fissazione di limiti percentuali onnicomprensivi all’utilizzo dei contratti temporanei (tempo determinato ed ex interinale), Fim, Fiom e Uilm hanno proposto di delegare sperimentalmente queste due materie al livello aziendale, in preparazione di una loro definizione nel prossimo contratto nazionale normativo.
Federmeccanica continua a manifestare resistenze sulla fissazione di percentuali ed ha fatto su questo tema una proposta molto limitativa, anche per il livello aziendale. Per il 9 gennaio, comunque, i sindacati formalizzeranno una proposta più precisa, fondata sull’obiettivo di ridurre la precarietà in cambio di una flessibilità contrattata.

A sostegno della ripresa della trattativa sono state proclamate 8 ore di sciopero, per le quali Fim, Fiom e Uilm sollecitano il massimo impegno.
“La fase negoziale che si apre il 9 gennaio va sostenuta con gli scioperi – afferma Giorgio Caprioli, segretario generale della Fim – perché l negoziato resta difficile, il rinnovo del contratto è a rischio. Ma le possibilità di concludere in modo soddisfacente non mancano”.


Ufficio Stampa Fim-Cisl


Roma, 30 dicembre 2005



FIM-CISL
Il sindacato che contratta.

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RINNOVO CCNL - Uniti per il contratto. Comunicato di Fim, Fiom, Uilm nazionali

Purtroppo non è stato possibile realizzare l'accordo per il biennio contrattuale dei metalmeccanici prima dell'anno nuovo. Le responsabilità sono unicamente della Federmeccanica, e della Confindustria, che, nonostante l'atteggiamento aperto e responsabile della delegazione trattante di Fim, Fiom e Uilm, hanno mantenuto chiusure e pregiudiziali inaccettabili.
Infatti la Federmeccanica:1. ha sì elevato la sua offerta di aumento sui minimi tabellari a 76 euro al 5° livello, ma non ha sinora preso atto che con cifre di questa dimensione è impossibile realizzare un accordo positivo. Inoltre, dopo un anno dalla scadenza del contratto, non ha dato una chiara disponibilità a un'erogazione una tantum adeguata;2. ha sì dichiarato la disponibilità a definire un istituto che compensi quei lavoratori che, per assenza di contrattazione a livello aziendale, hanno i salari più bassi. Ma lo ha fatto individuando come possibili beneficiari dell'aumento solo i lavoratori che sono ai minimi tabellari nazionali. Restringendo così enormemente il numero dei lavoratori interessati;3. ha chiesto come condizione per l'accordo che si definisca una nuova disciplina sull'apprendistato. Materia alla quale anche le organizzazioni sindacali sono interessate, ma nel quadro della riduzione della precarietà del lavoro;4. pur prendendo atto della indisponibilità sindacale a superare il ruolo contrattuale delle Rsu nella definizione delle flessibilità, ha tentato in qualche modo di reintrodurre forme di flessibilità esenti da contrattazione, chiedendo la monetizzazione di alcuni permessi per riduzione di orario;5. sul lavoro precario la Federmeccanica ha ribadito l'indisponibilità a definire, a livello nazionale, una percentuale unica che comprenda tutto il lavoro a termine e interinale, compreso quello con durata inferiore a sette mesi. Inoltre, pur dichiarandosi disponibile a trasferire questa materia a livello aziendale, ha accompagnato questa disponibilità con restringimenti e vincoli che la rendono inconsistente.
Di fronte a queste posizioni della Federmeccanica, Fim, Fiom, Uilm hanno affermato e ribadito:1. Che l'aumento dei minimi retributivi deve essere vicino alla richiesta di 105 euro, vista anche la sempre più grave condizione del potere d'acquisto dei lavoratori. A questo scopo Fim, Fiom, Uilm hanno offerto la disponibilità a un contenuto allungamento della decorrenza contrattuale, fermo restando che dovranno essere le aziende ad aumentare comunque la loro disponibilità di aumento. Inoltre Fim, Fiom, Uilm hanno ribadito la necessità di una una tantum consistente, che compensi il ritardo di un anno di aumenti nelle retribuzioni dei lavoratori;2. la propria disponibilità a definire, per la quota di 25 euro legata alla mancata contrattazione aziendale, una proposta che serva alla tutela dei salari più bassi, tuttavia hanno considerato inaccettabile che gli unici salari tutelati, come propone la Federmeccanica, siano quelli ai minimi tabellari;3. che un'eventuale accordo sull'apprendistato, oltre che garantire un reale diritto alla formazione e a salari adeguati per i lavoratori, deve essere inquadrato in un'intesa che comunque affronti, anche sperimentalmente, il tema della riduzione della precarietà del lavoro;4. che, di fronte all'assenza di un'organica intesa nazionale, la contrattazione sulla flessibilità di orario può avvenire a livello aziendale con procedure definite, anche tenendo conto dei picchi di mercato e non solo della stagionalità, a condizione che, con analoghe procedure, sia possibile nelle aziende la contrattazione sulle dimensioni complessive e sulle stabilizzazioni del lavoro precario;5. che, in ogni caso, è inaccettabile la monetizzazione dei permessi per riduzione d'orario.
Di fronte a queste posizioni aperte e responsabili della delegazione sindacale, che rappresentano già un massimo livello di mediazione, la Federmeccanica ha mantenuto una sostanziale chiusura. Per questo Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto di aggiornare il negoziato, chiedendo agli industriali una profonda modifica delle loro posizioni. Il prossimo incontro è stato fissato per il 9 gennaio 2006.E' evidente che il Contratto continua a non essere firmato perché la Federmeccanica, subendo anche pressioni e veti della Confindustria, vuole imporre soluzioni assolutamente inadeguate sul piano salariale e inaccettabili su quello normativo. Dopo dodici mesi i metalmeccanici meritano finalmente un accordo giusto e dignitoso. Per questo Fim, Fiom, Uilm chiamano tutta la categoria a una mobilitazione decisiva per conquistare il Contratto.Sono proclamate 8 ore di sciopero dal 9 al 16 gennaio, da svolgere in modo da incidere sulla produzione, anche con presidi delle portinerie, ed in modo da rendere visibile la mobilitazione, con presenze davanti alle sedi delle Associazioni industriali, coinvolgendo anche l'opinione pubblica.Per organizzare questa mobilitazione potranno essere convocate assemblee territoriali dei delegati. Fim, Fiom, Uilm fanno appello a tutta l'unità, la compattezza e la mobilitazione della categoria dei metalmeccanici, affinché sia possibile finalmente conquistare un giusto accordo.

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 30 dicembre 2005

RINNOVO CCNL - Sospeso fino al 9 gennaio il negoziato con Federmeccanica. Proclamate 8 ore di sciopero

Posizioni ancora distanti tra Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica per il rinnovo del contratto. Il negoziato è sospeso. Riprenderà il 9 gennaio alle ore 15. I sindacati hanno proclamato 8 ore di sciopero dal 9 al 16 gennaio.
Per Giorgio Caprioli, segretario generale della Fim, il contratto è a rischio. “Il contratto è a rischio – dichiara Caprioli – le distanze sono ancora grandi su tutti i punti. Abbiamo deciso la ripresa del negoziato il 9 gennaio e ci siamo reciprocamente impegnati a formulare proposte ancora più precise e stringenti: Federmeccanica su come colmare il divario sui minimi salariali tra i 76 euro offerti e 100, noi sulla seconda cifra chiesta nella piattaforma e sui temi del mercato del lavoro”.


Ufficio Stampa Fim-Cisl


Roma, 29 dicembre 2005



FIM-CISL
Il sindacato che contratta.
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29 dicembre 2005

RINNOVO CCNL - È ripreso il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici

Oggi pomeriggio, nella sede della Confindustria, è ripresa la trattativa tra Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici. Il confronto, avviato in sessione plenaria, prosegue in serata in due sessioni ristrette, l'una su apprendistato, mercato del lavoro e flessibilità, l'altra sulla parte economica.

Ufficio Stampa Fim-Cisl

Roma, 28 dicembre 2005


FIM-CISL
Il sindacato che contratta.
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27 dicembre 2005

RINNOVO CCNL - Fim, Fiom e Uilm chiedono la ripresa del negoziato con Federmeccanica per il 28 dicembre

Com una lettera inviata nella mattinata odierna alla Federmeccanica, i segretari generali della Fim-Cisl, Giorgio Caprioli, della Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini, e della Uilm-Uil, Antonino Regazzi, hanno chiesto un incontro in sessione plenaria per il 28 dicembre alle ore 15.00 per la ripresa del negoziato per il rinnovo del contratto.

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm
Roma, 23 dicembre 2005

RINNOVO CCNL - Disponibilità di Federmeccanica a riprendere il negoziato. Caprioli: "pronti a un incontro, verificheremo"

La Fim valuta positivamente la disponibilità di Federmeccanica a riprendere da subito il negoziato con Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto manifestata oggi dal Consiglio direttivo dell’associazione.

'Valuto positivamente questa disponibilità generale - ha detto GiorgioCaprioli, segretario generale della Fim, che la settimana scorsa ha deciso di rompere le trattative per le risposte insufficienti della Federmeccanica sulle richieste sindacali - siamo pronti a un incontro, ma verificheremo in questo incontro se ai motivi che hanno portato alla rottura delle trattative Federmeccanica darà risposte soddisfacenti. Domani, nella riunione unitaria delle Segreterie nazionali Fim Fiom Uilm, ritengo non debbano essere decisi scioperi e che si debba aspettare il prossimo incontro con le imprese”.



Ufficio Stampa Fim-Cisl


Roma, 21 dicembre 2005


FIM CISL
Il sindacato che contratta.
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22 dicembre 2005

Auguri

20 dicembre 2005

RINNOVO CCNL - Fim, Fiom, Uilm:chiedono un profondo cambiamento nelle posizioni di Federmeccanica

Le Segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, riunite a Roma il 19 dicembre 2005 per valutare il negoziato per il rinnovo del contratto, hanno diffuso il seguente comunicato.

“Le Segreterie Fim, Fiom, Uilm chiedono un profondo cambiamento nelle posizioni della Federmeccanica, sul rinnovo del biennio economico e su tutti i temi aperti, per riaprire il negoziato e concludere positivamente la vertenza senza scambi impropri.
Le Segreterie sono riconvocate per il giorno 22 alle ore 9.30 per valutare la situazione e decidere di conseguenza”.


Uffici Stampa
Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil


Roma, 19 dicembre 2005

19 dicembre 2005

RINNOVO CCNL - La Fim-Cisl rompe il negoziato con la Federmeccanica per il rinnovo del contratto. Le ragioni della scelta

Il Segretario generale della Fim-Cisl Giorgio Caprioli ha motivato la rottura delle trattative in 4 punti.
1. Sui due temi riguardanti i lavoratori più deboli la Federmeccanica ha dato risposte di totale chiusura: non ha mostrato alcuna disponibilità sulle limitazioni nell’utilizzo di contratti a termine ed ex interinali e ha avanzato una proposta (senza cifra!) di assorbimento amplissimo (contratti aziendali e superminimi) della seconda cifra di richiesta salariale (25 euro).
2. Sul salario la proposta ufficiale di Federmeccanica (cioè quella esposta nella trattativa in plenaria) è ferma all’offerta iniziale di 60 euro. Non è accettabile nessuna ipotesi di monetizzazione dei Par (Permessi annui retribuiti) per elevarla.
3. La presenza di due tavoli paralleli ha creato confusione ed equivoci. Perciò, per riprendere, si possono percorrere con chiarezza solo due strade: o una conclusione rapida sul salario, continuando il negoziato sul mercato del lavoro; o una conclusione contemporanea di entrambi i tavoli che, in questo caso, contempli soluzioni su tutti i temi proposti dal sindacato (non è possibile concludere solo sull’apprendistato).
4. C’è il timore che Federmeccanica possa decidere nei prossimi giorni un atto ostile e inaccettabile, come l’erogazione unilaterale nelle buste paga di gennaio di aumenti in acconto su quelli contrattuali. Su quest’ultimo punto la Federmeccanica ha formalmente smentito, ma solo in riferimento alla scadenza di fine anno.
Sul tema della flessibilità, posto da Federmeccanica, Caprioli ha ricordato che si tratta di una richiesta di Federmeccanica sulla quale Fim, Fiom e Uilm non hanno un mandato dei lavoratori. Pertanto la responsabilità di fare proposte può essere assunta solo unitariamente.
Anche la rottura delle trattative è un atto negoziale, che serve a indicare con forza alle controparti le strade che non sono percorribili.
La Fim-Cisl rompe con Federmeccanica, ma questa decisione non è un atto ostile verso Fiom e Uilm, perché rimane la volontà di una conclusione unitaria. Lunedì mattina infatti si riuniranno unitariamente le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm.


Ufficio Stampa Fim-Cisl


Roma, 16 dicembre 2005

16 dicembre 2005

RSU Svimservice

COMUNICATO STAMPA



Contratto metalmeccanici. Rinaldini (Fiom): “No a rottura del negoziato. Una piattaforma unitaria c’è ed è stata approvata dal 90% delle lavoratrici e dei lavoratori”



Il Segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, ha rilasciato in serata la seguente dichiarazione.



“Apprendo da notizie stampa che il Segretario generale della Fim, Giorgio Caprioli, preannuncia la rottura delle trattative relative al Contratto dei metalmeccanici non soltanto perché la Federmeccanica ha compiuto “passi insufficienti”, ma anche per il fatto che come Fiom, Fim, Uilm non saremmo in grado di arrivare ad una proposta unitaria.”

“Mi pare che questa sia una dichiarazione singolare a fronte di una piattaforma unitaria approvata da oltre il 90% delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici. Se esiste una piattaforma diversa da parte di Caprioli sarebbe meglio farlo sapere ai lavoratori interessati.”

“Per quanto mi riguarda, non preannuncio rotture del confronto negoziale ma, eventualmente, una fase di sospensione del negoziato.”



Fiom-Cgil/Ufficio stampa


Roma, 15 dicembre 2004

METALMECCANICI: Pezzotta "Necessario esplicitare le proposte"

''Credo che si e' arrivati ad un punto in cui tutti devono esplicitare le proprie proposte''. Questo il commento di Savino Pezzotta sugli sviluppi della vertenza per il rinnovo contrattuale dei lavoratori metalmeccanici. ''La Fim - ha detto Pezzotta - ha detto quello che pensa, noi siamo per una trattativa vera''. "Fiom e Uilm devono esplicitare le proprie proposte'' perche' ''fare le finte e dilatare i tempi non serve a nessuno'' . Pezzotta ha chiesto anche alla Federmeccanica di esprimere la sua posizione ed ha tenuto a precisare che la Cisl non intende intervenire nella questione ''Anche perche' - ha sottolineato - la Fim non ce lo ha chiesto, e la titolarita' della contrattazione e' della categoria''.

Ufficio Stampa CISL

Roma, 16 dicembre 2005

METALMECCANICI: Fim Cisl rompe la trattativa

''Mancano le condizioni per proseguire la trattativa con Federmeccanica e mancano i presupposti per una risposta unitaria dei sindacati. Per quanto riguarda la Fim, dunque, e' meglio rompere. Ci vuole chiarezza''. A dichiararlo Giorgio Caprioli, segretario generale della Fim Cisl, ''Abbandoniamo il tavolo - prosegue il segretario - perche' le proposte di Federmeccanica sono assolutamente insufficienti a prospettare, anche lontanamente, una conclusione positiva della vertenza. E anche perche' manca l'unica possibilita' per fronteggiare questo gap: e cioe' quella di una proposta unitaria tra Fim Fiom e Uilm, che ad oggi non c'e' perche' non siamo riusciti a metterla in piedi''. ''E ' una decisione grave. Bisogna prendere il coraggio di dire le cose come stanno. Far finta che ci possano essere possibilita' quando non ci sono, diventa autolesionista. Meglio un gesto di estrema chiarezza''. ''Sarebbe anche equivoco, oltre che ipocrita, chiedere il semplice prolungamento della pausa di riflessione. - conclude Caprioli- 'Non ci sono dunque le condizioni per costruire un percorso alla vertenza. Bisogna prendere atto che il negoziato e' fallito''

RINNOVO CCNL - Verso il fallimento della trattativa. Dichiarazione di Giorgio Caprioli, segretario generale Fim-Cisl

"La Fim-Cisl nazionale giudica esaurite le possibilità del negoziato sul rinnovo del biennio economico del contratto nazionale di produrre risultati positivi.
Dopo quasi un anno di trattative i passi compiuti da Federmeccanica sul salario e sul mercato del lavoro sono largamente insufficienti.
L'unica possibilità di riaprire il confronto era affidata alla capacità di Fim, Fiom e Uilm di costruire una proposta unitaria. Nonostante gli sforzi di tutti non è stato possibile.
A questo punto per la Fim è necessario un atto di onestà e di chiarezza verso i lavoratori che sancisca il fallimento della trattativa".

Ufficio Stampa Fim-Cisl

Roma, 15 dicembre 2005

FIM CISL
Il sindacato che contratta.
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RINNOVO CCNL - Sospensione della trattativa, che riprenderà venerdì 16 dicembre. Una valutazione della Segreteria Nazionale Fim-Cisl

La trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, che era ripresa martedì 13 dicembre, oggi è stata temporaneamente sospesa. Si tornerà al tavolo negoziale venerdì 16 dicembre. La Segreteria Nazionale Fim-Cisl ha espresso la seguente valutazione.

La ripresa della trattativa ha confermato le distanze tra le parti e le difficoltà politiche del negoziato.

Le novità registrate da parte di Federmeccanica sono:

·la presentazione di un documento scritto sull'apprendistato, che contiene notevoli limiti sulle questioni relative alla durata, alla quantità della formazione (soprattutto di quella teorica), alla percentuale di conferma (solo il 50 per cento), pur segnando dei passi in avanti sull'impianto complessivo della proposta;
·la formalizzazione (in un incontro ristretto) di un'offerta salariale sui minimi di 75-76 euro;
·la disponibilita alla erogazione di una cifra in Edr solo per i lavoratori che hanno un salario pari al minimo contrattuale (assorbendo cioè sia tutta la contrattazione aziendale pregressa che i superminimi individuali);
·la indisponibilità ad andare oltre la legge per limitare l'utilizzo di contratti atipici (tempo determinato ed ex interinali).

In tali condizioni il negoziato corre seri rischi di fallimento. Serve perciò una proposta unitaria del sindacato per rilanciarlo. Per questo la Fim farà ogni sforzo nella giornata di domani per costruire una posizione unitaria realista basata su:
1.un risultato salariale sui minimi che tenga conto dello stato della trattativa e rifiuti scambi non solo sul terreno delle flessibilità plurisettimanali, ma anche di altro genere, a partire dal rifiuto della monetizzazione delle riduzioni di orario;
2.un risultato sulla cifra per chi non fa contrattazione aziendale (i 25 euro) che ampli le nostre disponibilità iniziali sugli assorbimenti;
3.una proposta sulle questioni relative alle flessibilità plurisettimanali e alla limitazione della precarietà adottabile a livello aziendale solo con un accordo tra Rsu e azienda;
4.un miglioramento della proposta di Federmeccanica sull'apprendistato.

Il clima unitario è difficile. In ogni caso è opportuno effettuare le 4 ore di sciopero già proclamate nella giornata di venerdì con le parole d'ordine: "salario pulito, meno precarietà, attenzione ai più deboli".

Ufficio Stampa Fim-Cisl
Roma, 14 dicembre 2005


FIM CISL
Il sindacato che contratta.
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