8 ORE DI SCIOPERO IL 12 GENNAIO
UNITI PER IL CONTRATTO
Dopo dodici mesi di trattativa i metalmeccanici non hanno ancora il contratto, per esclusiva responsabilità di Federmeccanica che offre un inaccettabile aumento salariale che non tiene conto della crescita dell’inflazione e di un carovita ormai insostenibile.
La delegazione sindacale ha respinto l’offerta di 76 euro, ribadendo che:
- l’aumento salariale deve essere vicino alla richiesta di 105 euro;
- la quota di 25 euro deve essere distribuita a tutti i lavoratori che non hanno la contrattazione aziendale;
- l’una tantum deve essere consistente per compensare un anno di mancati aumenti delle retribuzioni.
Altrettanto inaccettabili sono le richieste degli industriali in materia di orario di lavoro e di nuove flessibilità e il tentativo di espropriare le RSU del proprio ruolo contrattuale.
Lunedì 9 gennaio è fissato il prossimo incontro, con il quale la trattativa entra in una fase cruciale e, probabilmente, definitiva.
E’ per questo che Fim, Fiom e Uilm nazionali hanno proclamato, in concomitanza con la ripresa della trattativa, 8 ore di sciopero che per Bari e provincia si terranno nella giornata di giovedì 12 gennaio con presidi delle fabbriche.
Le Segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm di Bari, nell’impegnare le RSU e gli attivisti per la preparazione e la riuscita dello sciopero, fanno appello a tutti i lavoratori e le lavoratrici affinché, attraverso l’unità, la compattezza e la mobilitazione dell’intera categoria, si raggiunga finalmente l’obiettivo di un accordo che riconosca
il valore e la dignità del lavoro dei metalmeccanici.
Segreterie Provinciali Bari
Dopo dodici mesi di trattativa i metalmeccanici non hanno ancora il contratto, per esclusiva responsabilità di Federmeccanica che offre un inaccettabile aumento salariale che non tiene conto della crescita dell’inflazione e di un carovita ormai insostenibile.
La delegazione sindacale ha respinto l’offerta di 76 euro, ribadendo che:
- l’aumento salariale deve essere vicino alla richiesta di 105 euro;
- la quota di 25 euro deve essere distribuita a tutti i lavoratori che non hanno la contrattazione aziendale;
- l’una tantum deve essere consistente per compensare un anno di mancati aumenti delle retribuzioni.
Altrettanto inaccettabili sono le richieste degli industriali in materia di orario di lavoro e di nuove flessibilità e il tentativo di espropriare le RSU del proprio ruolo contrattuale.
Lunedì 9 gennaio è fissato il prossimo incontro, con il quale la trattativa entra in una fase cruciale e, probabilmente, definitiva.
E’ per questo che Fim, Fiom e Uilm nazionali hanno proclamato, in concomitanza con la ripresa della trattativa, 8 ore di sciopero che per Bari e provincia si terranno nella giornata di giovedì 12 gennaio con presidi delle fabbriche.
Le Segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm di Bari, nell’impegnare le RSU e gli attivisti per la preparazione e la riuscita dello sciopero, fanno appello a tutti i lavoratori e le lavoratrici affinché, attraverso l’unità, la compattezza e la mobilitazione dell’intera categoria, si raggiunga finalmente l’obiettivo di un accordo che riconosca
il valore e la dignità del lavoro dei metalmeccanici.
Segreterie Provinciali Bari
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