Ospite a sorpresa
All’assemblea pre-sciopero per il rinnovo del contratto: il Direttore Generale interviene testimoniando, contro tendenza, il suo interesse ad un auspicabile rinnovo del CCNL.
“Io non ho nulla in contrario a che si partecipi allo sciopero: se lo volete fare, siete liberi di farlo. Anche io spero in un prossimo rinnovo del vostro contratto. E’ vero che, secondo me, questo contratto non vi si addice: non avete niente a che fare con i metalmeccanici e con le loro problematiche di sicurezza ma comunque e purché questa solidarietà non diventi contagiosa, trovo giusto che vi partecipiate. Sicuramente una lotta più idonea dovrebbe mirare all’ottenimento di un vostro contratto (degli informatici s’intende) in modo che non possa più sussistere concorrenza sleale sul costo dei dipendenti. Quando partecipiamo a gare, spesso queste vengono aggiudicate ad altri che, avvalendosi di personale a progetto, riescono ad abbattere i costi creando così sempre più precarietà”.
Queste le parole di Giancarlo di Paola auto definitosi della minoranza in Confindustria in quanto appunto contrario alla precarizzazione. Quest’ultima infatti, in cambio di un aumento superiore alla sua offerta di 60 euro, richiede ulteriore padronanza sull’orario di lavoro dei metalmeccanici per poter far fronte ai picchi di lavoro nelle industrie. Questa legittima necessità è però già prevista dal nuovo CCNL che prevede anche una preventiva consultazione delle RSU, in modo da evitare abusivismi o leggerezze che oltre a pregiudicare la sicurezza dei metalmeccanici possono alimentare nuovamente la precarizzazione.
Ringraziamo quindi per il gradito intervento aggiungendo che per adesso il nostro contratto è quello dei metalmeccanici per cui non ci possiamo astrarre da un tale dato di fatto. Sicuramente, per la natura del nostro lavoro non siamo esposti a continui pericoli così come i nostri colleghi operai ma a parte un senso di solidarietà, almeno morale, che ci è stato assegnato insieme alla nostra categorizzazione forzata, in questo caso il problema non si pone. Lo sciopero indetto per il 29 settembre riguarda prima di tutto il rinnovo del biennio economico quale problematica che non è interesse solamente dei dipendenti della Svimservice ma anche della sua lungimirante Direzione Generale. E’ imperativo quindi non perdere di vista che la nostra massiccia adesione è auspicabile, a prescindere dall’argomento sicurezza, in modo da non perdere in visibilità e quindi in efficacia.
RSU
“Io non ho nulla in contrario a che si partecipi allo sciopero: se lo volete fare, siete liberi di farlo. Anche io spero in un prossimo rinnovo del vostro contratto. E’ vero che, secondo me, questo contratto non vi si addice: non avete niente a che fare con i metalmeccanici e con le loro problematiche di sicurezza ma comunque e purché questa solidarietà non diventi contagiosa, trovo giusto che vi partecipiate. Sicuramente una lotta più idonea dovrebbe mirare all’ottenimento di un vostro contratto (degli informatici s’intende) in modo che non possa più sussistere concorrenza sleale sul costo dei dipendenti. Quando partecipiamo a gare, spesso queste vengono aggiudicate ad altri che, avvalendosi di personale a progetto, riescono ad abbattere i costi creando così sempre più precarietà”.
Queste le parole di Giancarlo di Paola auto definitosi della minoranza in Confindustria in quanto appunto contrario alla precarizzazione. Quest’ultima infatti, in cambio di un aumento superiore alla sua offerta di 60 euro, richiede ulteriore padronanza sull’orario di lavoro dei metalmeccanici per poter far fronte ai picchi di lavoro nelle industrie. Questa legittima necessità è però già prevista dal nuovo CCNL che prevede anche una preventiva consultazione delle RSU, in modo da evitare abusivismi o leggerezze che oltre a pregiudicare la sicurezza dei metalmeccanici possono alimentare nuovamente la precarizzazione.
Ringraziamo quindi per il gradito intervento aggiungendo che per adesso il nostro contratto è quello dei metalmeccanici per cui non ci possiamo astrarre da un tale dato di fatto. Sicuramente, per la natura del nostro lavoro non siamo esposti a continui pericoli così come i nostri colleghi operai ma a parte un senso di solidarietà, almeno morale, che ci è stato assegnato insieme alla nostra categorizzazione forzata, in questo caso il problema non si pone. Lo sciopero indetto per il 29 settembre riguarda prima di tutto il rinnovo del biennio economico quale problematica che non è interesse solamente dei dipendenti della Svimservice ma anche della sua lungimirante Direzione Generale. E’ imperativo quindi non perdere di vista che la nostra massiccia adesione è auspicabile, a prescindere dall’argomento sicurezza, in modo da non perdere in visibilità e quindi in efficacia.
RSU
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