RSU Svimservice - Gruppo EXPRIVIA

Benvenuti nel blog allestito dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie della Svimservice S.p.A. Nel contesto delle attività sindacali, esso rappresenta una vera e propria bacheca virtuale quale finestra per le notizie dell'ultima ora, raccolta di link verso documenti di ordinaria utilità, comunicati sindacali o quant’altro.

01 febbraio 2008

Considerazioni sulle Auto Aziendali e sui benefit. Richiesta di rinnovo

Bari, 28 Gennaio 2008
Comunicazione Interna alla Direzione Aziendale Svimservice .

Siamo a rappresentare una situazione di grave disagio che sta colpendo una parte consistente delle maestranza aziendali.

Sul finire del 2004 la Direzione Aziendale comunicò ai lavoratori interessati, che era intento dell’Azienda modificare la politica riguardante le Auto Aziendali.

Nello specifico fu comunicato che quello che si avvicinava era l’ultimo “giro” di auto, dopo di che i lavoratori interessati avrebbero dovuto scegliere se riscattare o no l’auto, restando facoltà dell’Azienda assegnare l’auto solo secondo criteri molto più restrittivi, ed anzi in quella occasione l’Azienda si dichiarava disponibile a concedere un prestito aziendale a tutti coloro che, al termine del “giro” avessero avuto intenzione di riscattare il veicolo in uso.

Oggi, dopo 3 anni, ci troviamo al dunque. Per molti lavoratori si avvicina il momento di rendere l’auto e di dover farsi carico dell’onere di acquisto di un proprio veicolo.

Ma ciò che è avvenuto in questi 3 anni non è certamente indifferente. Nel 2004 si veniva da un periodo difficile ed era in corso un giusto ridimensionamento delle spese superflue. Ma da allora i risultati economici dell’Azienda sono sempre stati positivi ed anzi in crescita costante. Un trend positivo che non è sfuggito al mercato, tanto che numerosi sono stati gli approcci di altre Aziende del Settore che intendevano acquisire Svimservice; e non già per essere questa un’Azienda in svendita, ma anzi per i suoi ottimi risultati. Una vicenda che si è conclusa con l’ingresso nel Gruppo Exprivia, nel quale l’Azienda entra da leader, con livelli di redditività superiori a quelli del resto del gruppo.

E tutto questo “nonostante” negli ultimi 3 anni non si sia realizzato il risparmio di un solo centesimo per le auto aziendali. Ed anzi ancora nuovi colleghi si sono visti assegnare il mezzo aziendale.

Uno stato florido dell’Azienda più volte vantato anche a mezzo stampa. Uno stato florido, quello dichiarato, che ha consentito al gruppo Exprivia di ottenere ottimi risultati sui mercati finanziari già con il semplice annuncio dell’acquisizione di Svimservice, e che ha anche consentito al gruppo di entrare nel segmento Star della Borsa Italiana.

Tutti coloro che hanno visitato l’Azienda in questi anni e mesi hanno rilevato un elevato livello di professionalità, ed un clima estremamente positivo.

L’Azienda ha raggiunto un altro importante obiettivo, la conferma del contratto con la Regione Puglia per il SISR. E certamente a questo risultato non sono estranei gli sforzi, la passione, la dedizione e la professionalità dei lavoratori di Svimservice. Anche questo è un risultato che ha giovato all’intero gruppo.

Ancora una volta, tutto questo “nonostante” le Auto Aziendali.
Viene ora da chiedersi che interesse ci sia ad intervenire sull’assetto complessivo del “benefit auto”.

Il costo economico non ha costituito ostacolo né nei confronti del progresso dei risultati economici aziendali, né rispetto alle operazioni di cessione.

Non immaginiamo quindi che sia questa la vera motivazione alla base della scelta di confermare una restrizione così drastica di un benefit in vigore da anni.

Né possiamo immaginare che sia la generica adesione alle policy di Exprivia. Se da un lato si continua a sostenere che si deve lavorare per l’integrazione, dall’altro questa integrazione sino ad ora si è tradotta esclusivamente nella contrazione del benessere dei lavoratori di Svimservice. E’ davvero singolare che gli unici provvedimenti di integrazione abbiano colpito i benefit, mentre non è dato conoscere, ed anzi viene dichiarato che è tutto da costruire, il progetto generale di adeguamento.

Potremmo in questa sede ricordare cosa è Svimservice, che essa, molto probabilmente, ha una storia, una mission, dei clienti, una organizzazione generale e specifica, del tutto diversi da quelli delle altre Aziende del gruppo. Ma, come detto, questi sono ragionamenti che andrebbero fatti in sede di esame del piano di integrazione che, a quanto ci viene riferito, non esiste.

Ma allora, perché tanta fretta? Che senso ha mortificare la forza lavoro di Svimservice?

Un provvedimento che si traduce in una serie di danni diretti per i lavoratori. In primo luogo coloro che ne saranno colpiti dovranno rinunciare ad un benefit che, di fatto seppure non formalmente, costituisce una integrazione importante al reddito effettivo. E qui non possiamo nascondere che varie volte, ai lavoratori interessati, è stato lasciato intendere che il “benefit auto” rappresenta un riconoscimento della loro professionalità. E questo status di “lavoratore apprezzato” è stato fatto pesare varie volte, nel senso di un appello morale ad assumere atteggiamenti collaborativi a fronte dello sforzo compiuto dall’Azienda.

Siamo nella condizione per cui taluni lavoratori che hanno ruoli di responsabilità hanno un reddito formale pari o inferiore a quello di taluni loro collaboratori. Situazione però che negli anni è sempre stata considerata fisiologia, atteso il reddito informale rappresentato dall’Auto.

Ma al danno economico di fatto per la revoca dell’auto, si aggiunge anche il danno economico derivante dal doversi far carico delle rate per l’acquisto di un veicolo alternativo. Per taluni davvero il reddito di fatto sarà nettamente inferiore a quello dei loro collaboratori.

Per non parlare poi del prestigio degli stessi lavoratori interessati; il benefit ha di fatto in questi anni rappresentato uno status attraverso cui l’Azienda riconosceva un ruolo ad un lavoratore, che anche gli altri lavoratori poi riconoscevano, aggiungendo all’autorità rappresentata dalle disposizioni ed all’autorevolezza conferita dalle competenze personali, anche un segno tangibile e concreto del ruolo gerarchico.

Non possiamo tacere anche dell’ovvio deterioramento che deriverà, e di fatto sta già derivando, al clima aziendale, già intaccato dalla soppressione di altri benefit o “attenzioni” ai dipendenti di cui la nostra azienda si è sempre fatta vanto (benefit piscina, tessera CUS, regali di Natale ai figli dei dipendenti). Oltre a tutti i dipendenti, proprio alle professionalità più elevate, quelle cui l’Azienda ha riconosciuto tale ruolo, verrà inferto un colpo morale, oltre che materiale, che certamente non contribuirà a mantenere quello spirito positivo di cui prima si parlava. Certamente lo spirito collaborativo e di reciproca fiducia non potrà che subire un declino netto.

Come già detto il benefit auto è sempre stato considerato uno status symbol. Va da sé che, qualora esso venga revocato a coloro che già ora ne usufruiscono, certamente gli altri lavoratori non potranno più aspirarvi: verrà meno uno di quei meccanismi incentivanti che ha spinto tanti nostri colleghi ad impegnarsi per raggiungere anche l’obiettivo di farsi assegnare l’auto.

Infine una annotazione di tipo organizzativo. L’Azienda sta per trasferirsi a Molfetta. Già sin d’ora molti stanno progettando la modifica delle proprie abitudini di viaggio. Già ora i colleghi che giungono da più lontano condividono l’auto e viaggiano insieme. Va da sé che il numero di colleghi che adotterà una simile organizzazione aumenterà. Sino ad oggi gli assegnatari di un mezzo aziendale hanno sempre garantito la proprio mobilità a prescindere dall’organizzazione con i colleghi. Ma se anche le Alte Professionalità dovessero rinunciare al veicolo aziendale, è ovvio che una simile mobilità non sarà più garantita, atteso che anche costoro utilizzeranno il “car sharing” o i mezzi pubblici, come hanno già dichiarato. Lasciamo all’Azienda la valutazione delle conseguenze sul livello di assistenza ai nostri migliori clienti, che sono sparsi sull’intero territorio regionale, a partire dal capoluogo regionale. E tutto questo proprio in un periodo in cui si va all’avvio del nuovo SISR che richiederà frequenti spostamenti (presso la Regione, Tecnopolis, le Aziende Sanitarie).

E’ per queste motivazioni che richiediamo di revocare da subito il provvedimento di interruzione di assegnazione delle auto aziendali e di rinnovare tutti i contratti in essere, ripristinando nel contempo tutti i benefit sospesi (piscina, CUS, regali ai figli), disponibili anche a disciplinare formalmente in un accordo condiviso quanto fosse necessario.

Cordiali saluti